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Il pisciaprosa
In questo romanzo la protagonista, editor, spara a zero sugli autori (pisciaprosa o nomi se famosi) oltre a lanciare qualche frecciata contro gli editori, anche loro non particolarmente brillanti e pieni di pregiudizi .
(Martin York cioè un editore) era persuaso che uomini e donne nati e cresciuti nell'alta società fossero necessariamente più dotati degli scrittori di origini modeste. Nel 1954 questa idea era condivisa in segreto da non pochi editori di successo.
Ma la vecchia Muriel, nei panni della signora Hawkins, editor e protagonista del romanzo, è terribile soprattutto con gli autori di poco talento (praticamente tutti), i cosiddetti pisciaprosa, epiteto lasciato in francese dal signor Adelphi: pisseur de copie. C'è un autore in particolare che la signora non perde occasione di apostrofare, in pubblico o in privato, con l'epiteto che il poveretto sembra meritarsi in pieno. Nonostante gli attentati alla sua autostima, il nostro pisciaprosa cercherà di mettere a punto una sottile vendetta che nemmeno a dirlo non avrà l'effetto sperato. In questo romanzo l'editor -signora Hawkins è così saccente che tutta la mia simpatia va al povero autore. Purtroppo anche il romanzo non è granchè perchè l'ironia per essere gradevole richede un po' più di leggerezza.
Nel libro si riesce a capire benissimo come a un povero autore possa venire in mente di commettere un crimine o magari di fare un rito voodoo contro la brava editor.
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