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Nel caffè della gioventù perduta
 
Nel caffè della gioventù perduta 2015-02-10 22:16:11 Romanziere
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
3.0
Romanziere Opinione inserita da Romanziere    11 Febbraio, 2015
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Effluvio parigino

I ricordi profumano, e un artigiano della scrittura impara presto a dosare odori e memorie. Modiano nel tentativo di evocare una fragranza moderata e godibile ottiene un effluvio sterile. Cullando la propria narrazione dentro a una Parigi fascinosa (e minuziosa) finisce per non risvegliarla più. Il romanzo (breve) offre spunti interessanti che tuttavia appaiono costruiti ingenuamente o mal sviluppati. A partire dalla peculiarità dell'opera -l'avvalersi di quattro narratori per offrire il disegno esistenziale di una giovane donna- ci si accorge di uno squilibrio strutturale: i nessi tra i personaggi/punti di vista sono (laddove non gratuiti) deboli, frutti di coincidenze e casualità stucchevoli. Anche i riferimenti interessanti sono incerti (eccezion fatta per la pregevole “topografia poetica” parigina) e il contributo filosofico-letterario risulta dozzinale. Poche cose poi infastidiscono come un mistero troppo evidente, ed è così che nel perseguire una fantomatica enigmaticità, Modiano restituisce le vibrazioni migliori proprio quando a raccontarsi in prima persona è la protagonista: Jacqueline 'Louki' Delanque. Nel rivelare la propria fragilità di bambina, adolescente, quasi-donna perduta (quando perdersi è facile e dolce) Louki anestetizza il fantasma del romanzo di formazione offrendo un ritratto mezzo onesto/mezzo fiabesco di una generazione incerta, svuotata, che con le generazioni precedenti condivide una sola cosa: vivere ("il male di vivere" avrebbe detto Montale). Per fortuna la sensibilità dell'autore francese, unita ad una buona costruzione sintattica, permette di scovare disseminati tra le pagine del romanzo picchi emotivi estetici ed estesici, sono picchi pregevoli (mi torna in mente l'evocazione di una “cavalcata all'amazzone”) che tuttavia nell'insieme paiono diluiti. Nel caffè della gioventù perduta (2007 in edizione originale) è un romanzo dalla lettura godibile, che sfruttando stereotipi consolidati (in primis Rive gauche e Bohème) non spicca il volo ma si limita a deambulare. A mio avviso, in questo caso, il controllo sapiente della semplicità ha portato ad un risultato mediocre.

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Commenti

11 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Ho appena letto Bijou che racconta una storia simile ma è molto più bello, non so se ti interessa.
Ciao Loris. Il tuo commento è molto interessante e bello. Mi ha sorpreso la bassa valutazione attribuita, anche se non ho letto questo testo. Dai libri letti, però, ho ricavato un'idea di autore d'alto livello. In particolare mi è piaciuto lo stile, essenziale e suggestivo, senza cadute o espedienti ' di cassetta ' .
siti
11 Febbraio, 2015
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Interessante opinione contro tendenza...
Non ho però letto niente dell'autore ancora e penso che aspetterò ancora.
Laura
In risposta ad un precedente commento
Romanziere
11 Febbraio, 2015
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Ti ringrazio per il pensiero, sei stato molto gentile. In effetti sarei interessato ad approfondire l'opera di Modiano, terrò a mente il tuo consiglio.

Loris
Ciao Loris, ho letto con piacere il tuo commento apprezzando il fatto che i gusti sono molto personali e da rispettare.
Ho recensito anche io questo libro che mi ha assolutamente affascinato, ho apprezzato particolarmente lo stile pulito ed essenziale, reale e senza fronzoli.
Ma questo è il mio parere, il bello è potersi confrontare e ascoltare soprattutto i pareri diversi dai propri.
Per questo complimenti, la tua analisi è molto interessante e ben argomentata.
Anche io ti consiglio Bijou, ma anche e soprattutto Un Pedigree.
Attenzione però lo stile è il medesimo.
Saluti
Riccardo
In risposta ad un precedente commento
Romanziere
11 Febbraio, 2015
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Il primo approccio con questo autore è stato in effetti burrascoso, ma a prescindere da ciò non possedevo -e non possiedo- gli strumenti per un giudizio complessivo su Modiano. Lungi da critiche gratuite mi sono limitato all'analisi soggettiva dell'opera in sé, e riconosco di averla stroncata; tuttavia tendo spesso a espormi schiettamente (in positivo o negativo) perché ritengo sia il modo più costruttivo di recensire. Spero di poter rivalutare lo scrittore alla luce di ulteriori letture.

Loris
In risposta ad un precedente commento
Riccardo76
12 Febbraio, 2015
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Recensire con schiettezza è la strada giusta.
Non deve per forza piacerti un autore, il bello della lettura è proprio questo.
Saluti
Riccardo
In risposta ad un precedente commento
Romanziere
12 Febbraio, 2015
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Solitamente intrattengo un rapporto viscerale con le mie letture, e le annesse recensioni finiscono sempre -con le dovute precauzioni- col rispecchiare il mio gusto personale. Spero di non averti condizionata troppo perchè Modiano (almeno stando al giudizio della fondazione Nobel di Stoccolma) risulta essere fra i migliori scrittori in circolazione.

Loris
In risposta ad un precedente commento
Romanziere
12 Febbraio, 2015
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Grazie per l'apprezzamento Riccardo ma soprattutto grazie per i consigli di lettura. Sono un nuovo utente del sito e -sperando di offrire sempre punti di vista interessanti con le future recensioni- colgo l'occasione per esternare la mia felicità per questi confronti: li reputo utilissimi. A presto.

Loris
Sono totalmente d'accordo.
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