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Le quaranta porte
 
Le quaranta porte 2015-01-31 19:11:34 ant
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Stile 
 
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Piacevolezza 
 
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ant Opinione inserita da ant    31 Gennaio, 2015
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Turchia XII secolo e attualità

Un invito a farsi travolgere dall'amore
potrei sintetizzare così il succo di questo testo.
Ad un'editrice(Emma) arriva la bozza di un libro(La dolce eresia) che trasformerà la sua vita e gli aprirà universi nuovi e particolari.
A me ha regalato momenti di puro piacere di lettura, ci si immerge nella Turchia del XII secolo e parallelamente nella vita di una collaboratrice di un giornale negli Usa del 2008.
L'islam puro e magico, niente preconcetti niente guerre sante, tanto amore e comprensione,
attraverso questo testo l'autrice ci fa appassionare alla storia dei dervisci e dei sufi, sul come riescano a essere così saggi e cosi profondi e sulle prove durissime(di solitudine sopratutto) che devono affrontare per poter avere questo misticismo e questa capacità di poter metabolizzare i pensieri umani.
Il romanzo si svolge , come anticipato, in due filoni paralleli
da una parte viene narrata la storia di Rumi, lo Shakespeare dell'Islam, e del derviscio Shams; dall'incontro di questi due accattivanti personaggi nascono versi d'amore belllissimi e vengono sviluppate le cosiddette "quaranta regole dell'amore".
L'altra corrente del libro riguarda le vicissitudini personali della giornalista Emma che, pagina leggendo ,non solo s'infatua della storia narrata, ma sopratutto di chi la scrive(Aziz).
Sarebbe troppo lungo inoltrarsi nei vari aneddoti e personaggi del libro,
un piccolo spaccato però lo vorrei lasciare
e riguarda la superficialità dell'affrontare le cose e sopratutto nel considerare gli avvenimenti sempre secondo la nostra ottica senza mai andare un pò più a fondo.
Sentite come si rivolgeva il derviscio Shams ad una umile ragazza a riguardo:
Se osservi un fiume da lontano Kimya, potresti credere che ci sia un unico corso d'acqua. Ma se ti ci immergi ti rendi conto che i fiumi sono più di uno...
il Corano è un torrente in piena...
quelli che lo guardano da lontano vedono solo un fiume: ma per quanti nuotano fra le sue acque, esistono 4 correnti.
Quelli che amano nuotare vicino alla superficie si accontentano del significato esteriore del Corano, ci sono altre 3 correnti: la seconda è più profonda della prima, ma è ancora molto vicina alla superficie. Con l'espandersi della coscienza, cresce anche la capacità di comprendere il Corano, ma perchè questo possa accadere, occorre tuffarsi.
La 3 corrente sotterranea è la lettura esoterica, o batini.
Il 4 livello è l'ineffabile, c'è uno stadio nel quale il linguaggio ci viene a mancare. Quando si entra nel territorio dell'Amore, le parole non servono...

Tanti clichè vengono abbatutti attraverso queste pagine,
l'Islam duro e gnucco che siamo abituati a sentire in questi ultimi tempi è compleltamente ribaltato e vien fuori un
pensiero accattivante e meraviglioso, i clichè familiari dell'amore tra moglie e marito
o dell'amore uomo donna
vengno messi a dura prova
dal cosiddetto 4 livello di cui sopra

Ti fa venire voglia di..tuffarsi
Ma io sono "ancora" al 1° livello

Bellissimo
niente da dire

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Penso che molti cultori del Corano siano ancora sulla superficie, troppi predicano la guerra agli infedeli e l'odio. Perché non "tuffarsi" nel Vangelo invece? Non ha tante correnti differenti di interpretazione ed assimilazione, quindi preferisco approfondire il mio credo il più possibile......
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ant
01 Febbraio, 2015
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io penso che chi predica l'odio non abbia mai assimilato niente né del Corano né di nulla. Ps: sono cattolico praticante e cmq sono molto affascinato da letture come questa che spazza via tanti cliché che ci hanno inculcato. Ciao saluti
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GLICINE
01 Febbraio, 2015
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Gli atti di terrorismo a cui assistiamo quotidianamente, le decapitazioni, l'odio espresso apertamente nei confronti di noi occidentali, anche da chi vive in mezzo a noi, non sono frutto di cliché, ma di una orribile e dura realtà.... Per carità, le favole piacciono a tutti, quindi leggere certi sogni irreali gratifica molto. Io tocco con mano altro....... Comunque rispetto e non voglio "rovinare" il piacere che tu hai tratto da questa lettura... Personalmente passo!
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ant
03 Febbraio, 2015
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Quindi secondo te non esistono islamici che rispettino il credo altrui, io e altri che crediamo nel rispetto reciproco viviamo nel mondo delle favole e che l'islam sia rappresentato in toto da quei 4 idioti che tagliano teste e si fanno saltare in aria. Passo io e mi tengo stretti i miei sogni e le mie favole che sono molto più reali, lo dicono i dati oggettivi (basta guardare il numero impressionante di musulmani molto più civili di noi che vivono dall'Indonesia al Marocco che non nuociono a nessuno) , di quello che dici tu.. Saluti
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GLICINE
03 Febbraio, 2015
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In quanti paesi musulmani puoi girare con il Crocifisso, professare il tuo credo e non essere costretta ( mi riferisco soprattutto alle donne) a vestirti come loro? Mi sembra che nel nostro "Bel Paese" chi proviene da questa cultura non si adegui minimamente ai nostri costumi, impostando una sorta di razzismo al contrario addirittura.... Se questo tu lo chiami rispetto, reciprocità e quant'altro buon per te... A parte i terroristi dell'Isis, quante Chiese cristiane sono state bruciate in questi ultimi giorni? La strage di cristiani avvenuta in Nigeria (se non erro)? Hanno addirittura massacrato un intero paese... Già scusa sono solo "4 idioti" che tagliano le teste...
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ant
03 Febbraio, 2015
Ultimo aggiornamento:
03 Febbraio, 2015
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Potrei risponderti e ricordarti dell'eccidio spaventoso perpetrato dai cristiani Hutu (800.000 dico ottocentomila morti, non dieci secoli fa..) ma io di queste cose da cristiano mi vergogno e voglio passare oltre. Ritorno al libro e allo splendore di queste pagine e alla magia e alla delicatezza dell'islam vissuto così come lo descrive la Shafak. Augurandomi che in futuro tutte queste divisioni e cliché che ci hanno messo in testa vadano a farsi benedire, solo col dialogo e approfondendo le credenze altrui si possono fare passi importanti verso la riconciliazione, rinfacciandosi il peggio dei comportamenti non si va da nessuna parte. Noi come civiltà non siamo meglio di nessuno, sicuramente non ci dobbiamo far mettere i piedi in testa, ma neanche partire sparati come fai tu con accuse di fondamentalismo generalizzato, non è così, e disturba me che sono cattolico , figurati se dovesse leggere un rappresentante dell'islam.Per quanto riguarda lo sviluppo sociale di certi Paesi(la presenza di chiese etc), ci sarebbe un lungo discorso da far sulla secolarizzazione etc
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GLICINE
03 Febbraio, 2015
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Grazie della tua risposta, mi dispiace abbiamo due opinioni contrastanti, fermo restando che io non mi sento migliore in assoluto, solo per il fatto che alla violenza non rispondo con la violenza... Non mi devo vergognare del mio pensiero né pormi problemi se mi legge un rappresentante dell'Islam... Di cosa dovrei avere paura scusa? Non ho offeso nessuno ho solo citato fatti, o forse dovrei guardarmi le spalle prossimamente....
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