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Sottomissione
 
Sottomissione 2015-01-20 22:03:30 annamariabalzano43
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annamariabalzano43 Opinione inserita da annamariabalzano43    21 Gennaio, 2015
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Distopia del XXI secolo

Come “Animal Farm” e “1984” di Orwell prima e “Fahrenheit 451” di Bradbury più tardi avevano rappresentato le distopie del XX secolo, descrivendo società governate da regimi repressivi e totalitari, così il recentissimo romanzo di Houellebecq, “Sottomissione”, prefigura una Francia governata dal Partito della Fratellanza musulmana, dopo le elezioni del 2022 e il crollo dei partiti tradizionali.
Il protagonista del romanzo, François, è un professore universitario, studioso del grande Huysmans, che - e ciò dimostra quanto non sia casuale la scelta di questo artista piuttosto che un altro - insieme a Oscar Wilde e D’Annunzio fu il grande rappresentante di quella corrente letteraria nota come Decadentismo. D’altra parte nello sconvolgimento istituzionale prefigurato, il mondo dell’istruzione è il primo ad essere rivoluzionato: l’insegnamento torna a essere obbligatorio solo fino ai dodici anni. Quindi, tranne alcuni casi funzionali alla nuova società, l’istruzione è riservata solo al sesso maschile, mentre le giovani donne, che saranno la base su cui si fonda la famiglia, vengono indirizzate verso l’approfondimento e lo studio dell’ economia domestica. Il mondo femminile è il più colpito in questo nuovo assetto: la moda mortifica la femminilità, ogni scelta autonoma è negata, il sesso è imposto, non desiderato.
Con la vittoria del nuovo partito, l’organico dei docenti universitari è sospeso, ma ben presto, per esigenze politiche e pratiche, parte del corpo insegnante verrà riassorbito a condizione che si converta all’Islam.
A François appare ben presto chiaro che il vero nemico dell’Islamismo non è tanto il cattolicesimo, quanto il laicismo identificato con l’ateismo. In questa ottica, la religione regola la vita dell’individuo, ne segna i confini e ne traccia i principi morali, mentre l’ateismo con il suo deprecabile umanesimo ammette ogni licenza e porta all’immoralità.
Anche la vita privata di François subisce un brusco cambiamento, con la partenza di Myriam, la sua ragazza, ebrea, che lascia la Francia per recarsi in Israele. È quanto si apprestano a fare in queste condizioni, le comunità ebraiche molto numerose a Parigi.
Il quadro costruito da Houellebecq è di una lucidità inquietante. Egli prospetta l’annientamento del mondo occidentale, realizzabile anche grazie all’appoggio di quella parte del mondo arabo più ricco e disposto a concedere lauti finanziamenti. Proprio grazie a questi contributi, lo sconvolgimento del mondo occidentale vedrebbe una breve crisi economica nell’immediato, assorbita in poco tempo. Ciò che più sconcerta è il prospettato azzeramento di tutta una cultura e di una civiltà che Houellebecq immagina sostituita dai valori del mondo di Ben Abbes, il nuovo Napoleone, il leader con il sogno di ricreare l’impero romano.
Come in 1984 di Orwell il principio sul quale il Grande Fratello basa la sua politica repressiva è “La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”, nel romanzo di Houellebecq troviamo un principio altrettanto delirante: “ E’ la sottomissione. L’idea sconvolgente e semplice [….] che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta.”
A ogni singolo lettore il compito di dare un giudizio su questo concetto. Ciò che credo risulti chiaro da questa lettura è che l’annientamento di una civiltà, di una cultura, qualsiasi siano i suoi valori, qualsiasi sia la sua fede, è assolutamente esecrabile. Non esiste una cultura o una fede migliore di un’altra. In nessun luogo del mondo.

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Commenti

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una distopia che abbraccia problematiche alquanto attuali.....
il voto più scarso alla piacevolezza, a che cosa è dovuto?
Cara Silvia, giusta domanda! Tre stelline solo alla piacevolezza per l'angoscia che ha generato in me il testo. Forse è una valutazione molto soggettiva. Non so.
Brava Annamaria, bellissima analisi di un libro che sembra veramente invitante. Se le tre stelline sulla piacevolezza sono relative all'angoscia provata devo supporre che l'autore sia stata bravissimo nel raccontare la storia in modo da far provare questa angoscia.

Complimenti.
Riccardo
Grazie, Riccardo. Hai ragione, l'autore è effettivamente efficace.
Anna Maria, trovo la tua recensione molto bella, molto interessante e ... molto inquietante . Quest'ultimo aspetto ovviamente non dipende da te.
Il libro ha fatto molto parlare di sé, come sappiamo, anche per motivi extraletterari. In effetti c'è da riflettere e da discutere. Avverto la necessità di una riscoperta in profondità della nostra civiltà : tra una scuola che spesso 'educa' alla superficialità e i 'media' con tutto il loro squallore, ci troviamo una società per la quale libertà significa fare tutto ciò che si vuole; la laicità è diventata laicismo ... e lassismo. Dov'è finito, ad esempio, in senso di responsabilità ?
Caro Emilio, sono d'accordo con te su tutta la linea e ti dirò che è proprio questo il motivo che mi ha generato una certa ansia.....
In risposta ad un precedente commento
gracy
21 Gennaio, 2015
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Lo voglio!!!
Si, Gracy, è da leggere! :-)
In risposta ad un precedente commento
gracy
21 Gennaio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Anna Maria mi sa che lo prenderò in Ebook :))
Fammi sapere che ne pensi....Ciao, gracy.
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