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Solitudine
"...ci sono esseri che sono tagliati fuori da tutto, da tutte le parti, tranne che da Dio, tranne che dall'Infinito; esattamente come il toro che, dal suo recinto, è costretto, per arrivare all'arena e alla morte, a percorrere cunicoli bui e tenebrosi. A distanza di anni,credo di poter affermare che nella mia mente tutte queste impossibilità che andavo accumulando dovevano necessariamente portare a Therese- e comunque non ci sono riuscito- verso la luce."
Therese è una donna dei tempi-prima-del-divorzio quando un rapporto diventato insostenibile psicologicamente poteva indurre alla tentazione di uccidere il partner. Therese è una donna affascinante non tanto per il suo crimine tentato, quanto perchè è una donna viva rispetto al resto della sua famiglia, con una interiorità voluminosa e ingombrante, piena di contraddizioni e di debolezze, e, essendo donna a quei tempi, anche di obblighi e di costrizioni. E' un personaggio in cui è difficile calarsi ma che suscita simpatia e compassione nel lettore proprio per il vuoto assoluto in cui vive. La persona a lei più vicina è proprio il marito, che lei ha tentato di uccidere. Il personaggio è descritto magistralmente dall'autore. Ci sono pagine bellissime e un insolito finale non alla Mauriac. Non c'è redenzione, non c'è speranza, non c'è una mano tesa veramente ma solo un abbozzo di mano tesa da parte del marito. C'è solo altra sicura solitudine per Therese.
"Che importa amare questo o quel paese, i pini o gli aceri, l'oceano o la pianura? Degli esseri viventi la interessavano solo quelli di carne e sangue. "Quello che amo non è la città con le sue pietre, nè le conferenze, nè i musei, ma è la foresta viva che vi si agita, attraversata da qualsiasi tempesta. Il lamento dei pini di Argelouse, la notte, era emozionante solo perchè si sarebbe detto umano."
Therese aveva bevuto un po' e fumato molto. Rideva da sola beata. Si passò del fard sulle guance e si ritoccò le labbra, con cura meticolosa; poi raggiunta la strada, camminò senza meta."
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Commenti
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Una curiosità Mario...hai inserito tu la scheda di questo libro?
Grazie, Pia
Personalmente ritengo che la solitudine sia uno dei beni più preziosi da preservare e da saper valorizzare. Ottima segnalazione
Titolo e autore già annotati.
La solitudine è intesa come isolamento sociale di una persona diversa dal resto del mondo per tanti motivi tra cui il suo piacere della cultura fuori luogo in una donna che deve essere incastrata in occupazioni femminili come matrimonio e cura della casa.
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Complimenti.
Riccardo