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El Libertador
Abituati come siamo ad affrontare Gabriel Garcia Marquez come romanziere potremmo trovare insolita una sua veste da biografo, infatti di memoriale effettivamente non si tratta, per lo meno non convenzionalmente parlando. Eppure se alzassi gli occhi al cielo immaginando il Colombiano durante la stesura di una biografia, non potrei che vederlo scrivere un'opera come IL GENERALE NEL SUO LABIRINTO.
Attratto dall'ultimo strascico di esistenza del generale Bolivar lungo il fiume Magdalena, Marquez sprofondo' nella ricerca avida ed indisciplinata di materiale sulla sua vita. Da qui nacque il lavoro appena letto, dove sulle imprese storiche realmente avvenute si avviluppa un romanzo degno del suo noto scrittore.
Simòn Jose' Antonio de la Santìsima Trinidad Bolìvar y Palacios ritratto negli ultimi anni della sua impresa, il corpo ossuto che sembra rimpicciolirsi sotto il peso degli insuccessi e della decadenza di quell'ideologia unificatrice, sorretta da un ventennio di guerre, che lo aveva portato a liberare le Americhe dal dominio spagnolo. Testardo, caparbio, generoso, ben saldo nei suoi principi seppur ammantato di controsensi, severo nell'uso del denaro pubblico, assiduo frequentatore di belle donne eppure sposo in lutto di una sola ed innominabile egli e ' un protagonista affrontato a fondo , negli spostamenti del militare e nell'anima dell'uomo , attraverso una penna che ribolle d'inchiostro sudamericano.
Guarnito di personaggi secondari piu' o meno importanti, il libro e' di fondo - come sempre- un inno al Caribe di Marquez, dove colori odori paesaggi sono ubriachezza e stordimento di eccessi. Il caldo e' moribondo, i frutti così prosperi da essere indigesti, le paludi pestilenziali, le piogge torrenziali come fiumi in cui galleggiano carcasse di buoi, le donne passionali irresistibili tenaci.
Poi nella chiaroveggenza di notti insonni, di amache e zanzare, il Generale Bolìvar depone per sempre le armi.
" - Il fatto e' diverso- gli disse il generale. - Siamo sempre stati ricchi e tutto ci e' mancato-."
Buona lettura.
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Commenti
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ci sono così tanti libricini di gabo , tutti da leggere. ricordo anche ''Nessuno scrive al colonnello'', o ''La triste storia della candida erendira......'', e molti altri.
La sua biografia ''Vivere per raccontarla'' non la puoi perdere. L'avevo sottovalutata, per poi apprezzarla molto.
ciao cara
paola
Io da un po' di tempo ho abbandonato questo autore.
La sua biografia non l'ho mai letta, ma prima o poi ci capitero'.
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lo devo leggere