Dettagli Recensione
Ce l'ha fatta!!!
Storia di una famiglia dominicana sotto la dittatura di Truillo, una storia alla Marquez con un tocco di J.K. Toole e un finale quasi surreale come quello di Toole.
Il protagonista, Oscar non ha un gran successo con le donne:
"Oscar, lo ammoniva Lola, morirai vergine se non cominci a cambiare.
Credi che non lo sappia? Ancora cinque anni così e credo che mi dedicheranno una chiesa.
Il libro ci racconta la vita della madre e della sorella di Oscar ma soprattutto quella di Oscar, tutti accomunati dalla sfortuna più nera.
(Oscar) ogni giorno vedeva i ragazzi fichi tormentare violentemente i grassi, i brutti, gli intelligenti, i meticci, i neri, gli antipatici, gli africani, gli indiani, gli arabi, gli immigrati i diversi, gli effemminati, i gay e in ognuno di quei conflitti vedeva se stesso.
Il romanzo come spesso mi capita con i romanzi del centro-sud America non mi ha entusiasmato. Però, anche se la maggior parte del libro non ha lasciato il segno, il finale mi è sembrato esplosivo e geniale, ricco di idee ma anche di poesia per cui vale la pena di leggere il libro anche solo per le bellissime pagine finali.
Nel suo libro preferito: Watchmen, Oscar che non aveva mai imbrattato un libro in vita sua, ha cerchiato tre volte una tavola in cui Veidt, personaggio del libro, dice: "Ho fatto la cosa giusta, vero? Ha funzionato alla fine"
E Manhattan prima di svanire dal nostro universo risponde:
" Alla fine? Non esiste la fine Adrian. Non finisce mai niente."
Naturalmente anche il titolo del libro è geniale.
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Ce l'ho in ld da tempo, ma ancora non l'ho comprato, pero' a me i sudamericani piacciono parecchio, di solito.
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