Dettagli Recensione
toglie il fiato
Siamo in un paese sconosciuto, 31dicembre: nessuno muore. La morte sxompare totalmente dalle aspettative umane e le reazioni sono varie: gioia, euforia, ma anche sgomento e inquietudine e soprattutto nuovi problemi da affrontare, come il problema di tutte quelle persone intrappolate sul confine fra vita e morte ma incapaci ad oltrepassarlo, tema che occupa gran parte del romanzo. La situazione subisce una svolta dopo 7mesi, con il recapito di una lettera scritta dalla morte in persona, che si svela e si spiega alle persone. D'ora in poi si ricomincerà a morire come prima ma la morte avvisera una settimana prima gli uomini della loro morte imminente.
Ma i colpi di scena non finiscono, regalando uno splendido finale che a mio parere avrebbe dovuto avere piu spazio allinterno della storia, togliendolo cosi alle pagine iniziali e centrali, destinate alle descrizioni dei problemi sociali causati dallassenza della morte.
Lo stile impareggiabile di Saramago, unico e particolare, caratterizzato da lunghi periodi con un uso della punteggiatura che mira piu alla resa sonora e realistica delle espressioni rispetto alla correttezza grammaticale, in pratica assente. Le tematiche e il punto di vista utilizzato riflettono il tipicp atteggiamento dell'autore, riscoontrabile in altri suoi capolavori come "cecità", con la duferenza che qui saramago esce molto pii spesso dalla finzione di narratore per interagire direttamente col lettore, rivolgendosi a lui in prima persona.
Insomma un romanzo in piena linea con quello che è il lavoro dell'autore, un romanzo che ha la capacita di alternare ritmi piu lenti e riflessivi con momenti frenetici e ricchi di suspense, un romanzo che toglie il fiato e che fa di certo riflettere su quanto la nostra concezione della vita spesso si dimentichi della sua reale e finita natura.