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Le Campane di Bicetre
Un malore improvviso è la occasione per una sintesi distaccata e critica della vita di Rene. Scandito dal ritmo delle campane e furtivamente "aiutato" dai postumi di una emiparesi, che permette a Rene di assentarsi dalla vita corrente, il romanzo descrive l'esame capillare e fallimentare di una vita apparentemente di "successo".
Un uomo allo specchio, nudo e incapace di trovare ragioni, disarmato di fronte a una vita priva di scopi, solo davanti alla sua memoria.
Questa angosciante pausa permetterà al protagonista di rivalutare emozioni lontane, di riesaminare i suoi errori di padre, di scoprire sguardi e silenzi, e di cercare di dipanare il filo di un rapporto affettivo allo stesso tempo fragile e morboso, distaccato e coinvolgente.
Rene scoprirà dalla finestra un mondo fatto di normalità un mondo di sottili emozioni che si sono perse nella sua vita fatta di lavoro e di successo.
Una lettura angosciante e tenera, ritmata da suoni e dai rumori del reparto della clinica e scandita da campane e silenzi.
Un chiaro influsso esistenzialista ad accompagnare la triste sintesi fallimentare di una vita come tante, vissute nella incapacità di fermarsi e guardarsi allo specchio.