Dettagli Recensione
In compagnia delle lucciole
Ho avuto il piacere di conoscere Murakami, finalmente. Erano anni che vedevo il suo nome tra gli scaffali, anni di letture orientali certo, ma che mai aveva sfiorato il saggio Haruki. La nuova edizione dell’Einaudi mi ha attirato. In un nome, il motivo: Giorgio Amitrano. Traduttore che conosco molto bene, essendo BANANA YOSHIMOTO la dea del mio oceano di libri. Si da il caso che il caro Giorgio traduta da sempre l’amata Yoshimoto. La nuova edizione di Norwegian Wood si avvale di una sua semplice, lineare ma gustosissima introduzione. Non potevo non prenderlo.
Le pagine scorrono veloci. Scivolano quasi. Murakami mi piace sempre di più. Scorrono i suoi pensieri sulla mia lingua… ripeto le frasi del libro, cercando di dare un senso alla sua scrittura misticheggiante e meravigliosamente poetica. Molte sono le immagini che stanno restando nella mia mente. Man mano che procedo nella lettura, vedo Toru, il protagonista, sempre li, su un terrazzo, nel buio della sera, in compagnia delle lucciole. Non dice nulla, guarda il panorama, e con esso la sua vita.
Murakami… poeta meritevole. Davvero. Credo che leggerò qualcos’altro di suo. Merita.
Arriva in un momento difficile della mia vita. Momento sterile. Di vuoto e di deserto. Parole che non attaccano, che non fanno presa… Murakami è riuscito nell’impresa di farmi sorridere e sospirare. Non è poco. Per nulla.