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Un altro Murakami
Murakami è l’enigma per eccellenza, quello che ti aspetti avvenga e in realtà non avviene. Un autore sicuramente non facile, per questo lo si ama o non lo si capisce. Norwegian Wood è sicuramente uno dei libri meno onirici dell’autore, ma non per questo più semplice. Una storia tormentata scritta quasi in toni autobiografici: l’amore tormentato, l’amore impossibile e l’amore più naturale quello che non consideri molto, che tieni un po’ di scorta. In questo romanzo sono toccati diversi aspetti di una vita che non elenco per non rovinare il gusto della lettura, ma che sono tutti importanti e fortunatamente non sempre presenti nelle vite di ogni giorno. La scrittura di Murakami è sicuramente complessa, mi piacerebbe capire come suonerebbe in lingua originale, magari alcuni concetti risulterebbero più fluidi, si sa con le traduzioni molte sfumature della lingua originale si perdono o vengono rese più complesse.
E poi c’è da contestualizzare la sua opera alla cultura e al modo di pensare giapponese, qui si aprirebbe un mondo, completamente differente da quello che conosciamo noi.
Attenzione però, Murakami, a detta di molti è lo scrittore meno giapponese fra i giapponesi, e questo lo rende forse unico nel suo genere e per questo discusso.
La storia a mio avviso è ben congeniata e fa trasparire bene l’angoscia e l’indecisione di questo ragazzo che si è trovato a vivere sentimenti contrastanti e tormentati e li sta raccontando a noi, a distanza di anni, stimolato all’improvviso da una canzone, Norwegian Wood appunto.
Un flashback talmente vivo e ben descritto che pare presente, le sensazioni dei giorni di pioggia, la tristezza e l’angoscia dei viaggi fatti dal protagonista, l’amore in ogni sua forma.
Un libro sicuramente diverso da altri dello stesso autore, come “L’uccello che girava le viti del mondo” assolutamente onirico e estremamente più articolato. Il tema però che credo sia abbastanza ricorrente è la ricerca di se stessi nonostante le avversità della vita.
Un libro che consiglio di leggere, non posso dire che troverà tutti d’accordo, Murakami è … Murakami, ed è forse questa la sua principale caratteristica. Non è importante che se ne parli bene o se ne parli male, l’importante e parlarne.