Dettagli Recensione
il gioco
Lettura veloce e interessante. Veloce perché la novella è breve e lo stile incalzante, interessante per una serie di motivi, che, nel mio caso, prescindono tutti dal gioco in questione.
Un lessico da strategia militare, la rappresentazione di una partita a scacchi, a più riprese, surreale e grottesca messa in scena dopo una magistrale descrizione di Czentovic, uno zotico campione del mondo, una negazione di tutte le doti intellettive che normalmente attribuiamo ai grandi giocatori, un campione atipico insomma. Un giocatore che mina, casualmente e momentaneamente il suo predominio, l' enigmatico Dottor B con la sua storia dentro la storia.
Un testo breve di cui di più non posso svelare perché il suo fascino è, oltre che nello stile, nella trama.
Un autore interessante che si cimenta con una tematica da tanti affrontata prima e dopo di lui.
Un testo, l'ultimo dell'autore prima del suicidio esule dalla sua tanto amata e compianta Vienna imperiale quando l'annessione tedesca era già un ricordo ma una ferita ancora sanguinante.
Uno scritto che è stato variamente interpretato e al quale sono stati dati molteplici significati, mi limito a segnalarlo come una lettura gradevole ricca di spunti che se si vuole si possono inseguire, personalmente mi sono piaciuti il modo di indagare l’animo umano o meglio la psiche, i riferimenti agli eventi storici e il potere di una storia di farmi pensare a certe altre storture ludiche, meno intelligenti, che purtroppo, legalizzate, si insinuano nelle debolezze dell’uomo contemporaneo.
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