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Le ceneri di Bober
Ambientato a Manhattan negli anni Cinquanta, il romanzo di Malamud narra la storia di Morris Bober e della sua famiglia, immigrati ebrei gestori di una piccola drogheria.
Le difficolta' sono molte, a maggior ragione quando il lavoro e' scandito al ritmo dell'incertezza, dal registratore di cassa che squilla sempre piu' di rado e dai magri incassi che a malapena coprono le spese.
Morris Bober e' un esempio inopinabile di correttezza ed onesta', un uomo ligio ai doveri e di indole caritatevole, eppure questa sua bonta' d'animo pare infierire sul suo destino invece che premiarlo. La moglie critica e rinfaccia, la bella figliola vaga per la strada con quello sguardo triste ed affranto di grandi occhi celesti invecchiati troppo presto.
La scrittura semplice e fluida ben si addice al contesto completando il quadro in un realismo piu' che mai verosimile, si tratta di una storia di vita comune che scopre la scena di un'America di terra certo, ma senza promessa.
Riconosco buoni sia la penna che il contenuto del libro, ma per la piacevolezza personale , dopo alcuni giorni di meditazione, confermo la mia perplessita'.
Grigio, nebbia, umidita', cenere questi sono i colori in cui mi ha affondata il romanzo per mezzo di una rassegnazione definitiva e mortificante . Dico io nella vita intera di un essere umano, tra le mille difficolta' incontrate , potra' mai esserci un minuto - e uno solo- di serenita' , di pace, di sorriso. In un intero libro potra' mai esserci una riga- e una sola- in cui lasciarci scaldare da un raggio di luce ?
Io francamente non l' ho trovato , e' stata una lettura piuttosto deprimente.
Buona lettura a coloro che sapranno entrare in sintonia con l'autore meglio di me.
Commenti
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essendo parecchio in sintonia con i tuoi gusti, penso che in questo momento darò la priorità ad altro!
grazie Cub, sempre esaustiva e diretta
In un altro momento magari mi sarebbe piaciuto, chissa'.
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Grazie CUB,
Pia