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Vento dell'Est, vento dell'Ovest
 
Vento dell'Est, vento dell'Ovest 2009-01-31 13:37:36 Mara
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mara Opinione inserita da Mara    31 Gennaio, 2009
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Vento dell'Est, vento dell'Ovest

Nella Cina del primo Novecento, la giovane Kewei-lan vive in prima persona il dramma dello scontro fra tradizione e modernizzazione che dilania l'intero paese.

Educata dalla sua famiglia secondo le antiche tradizioni, in una vecchia casa sul fiume che pare aver fermato il tempo e la storia, si innamora ricambiata di un giovane che ha studiato in una scuola straniera, nella quale ha assorbito una mentalità occidentale lontanissima dai precetti millenari impartiti alla ragazza.

Dopo il matrimonio, il contrasto fra le due culture diviene lampante fino a sembrare insanabile.

Sospeso fra evocazione e denuncia, fra nostalgia e deprecazione, fra afflato lirico e impegno realistico, questo romanzo ci offre un indimenticabile affresco di un mondo remoto e insieme attualissimo, nel suo riproporre temi e problemi riguardanti, in definitiva, ogni tipo di convivenza sociale e di contesto storico che abbia subito il trauma di un brusco e repentino contatto con le forme della modernità.

Buona lettura:)

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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29 Ottobre, 2011
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E' una pena che la narrazione dei libri venga spesso tergiversata dalle aspirazioni del lettore, peggiore é l'influenza che queste esercitano su chi le legge. Io ho appena letto questo libro nella sua versione originale e, di tanto in tanto, rinscontrato corrispondenze sul testo in italiano e devo dire che la storia non esprime altro che la Cina nella sua transizione dalla monarchia Qing, l'ultima tra l'altro e l'instaurazione della repubblica. La vecchia casa sul fiume a cui lei fa riferimento, e'la casa di un influente uomo che poteva permettersi tre concubine, oltre alla prima moglie, i figli avuti con ognuna ed una servitú di tutto rispetto. L'uomo di cui la protagonista "si innamora", in realtá é la persona a cui Kwei-lan era stata promessa sin dal memento di essere concepita ed il contrasto "antico-moderno" a cui lei fa riferimento in realtá é disprezzo da parte della protagonista verso la cultura occidentale, non all'altezza della superioritá cinese.
Ribadisco il mio dispiacere nel constatare che sfortunatamente la letteratura venga interpretata senza una sufficiente base culturale previa.
Invito La signora Mara e tutti coloro che lo ritengano opportuno, al fine di comprendere meglio questo libro, vedere il film di Bertolucci "L'ultimo imperatore", metterebbe in chiaro moltissimi punti riguardo alla Cina di inizio '900.
谢谢, 再见!

29 Ottobre, 2011
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Gentile dariot,io non ho una laurea in letteratura,quindi certi libri non dovrei leggerli?!Ci poteva lei recensire questo romanzo,magari ci donava una perla di saggezza,a noi poveri stolti!
Sani(saluti)
In risposta ad un precedente commento

29 Ottobre, 2011
Ultimo aggiornamento:
29 Ottobre, 2011
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Caro commentatore, in effetti Lei appare pretenzioso. Un'opinione è pur sempre un'opinione, seppure non sorretta da solide fondamenta storico-letterarie. Al di là delle basi culturali, Lei dunque non ritiene che talune letture possano intendersi in termini di mero disimpegno? Non sarebbero per questo negligenti! A mio avviso, direi, esistono più chiavi di lettura!

Cordiali saluti,
Amalia

In risposta ad un precedente commento
dariot
01 Novembre, 2011
Ultimo aggiornamento:
02 Novembre, 2011
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Lauralia, Barch76,
il mio non e' stato un modo per sottolineare un' ipotetica negligenza letteraria dell'utente che in primis ha recensito il libro in questione, la novella prima, e il romanzo dopo hanno sempre permesso certe libertá al lettore, per cui Lauralia sono pienamente d'accorco con te: le chiavi di lettura possono essere multiple. Cionostante si evidenzia nella recensione che gli elementi portanti su cui la narrazione si poggia, vale a dire epoca della narrazione, elementi socioculturali ( propri della cultura asiatica), contrasti tra la cultura orientale e occidentale che il libro vuole mettere in risalto, non solo sono trascurati, vengono completamente reinventati, sbiaditi, soggettivizzati. Ribadisco ancora una volta che il film di Bertolucci "l'ultimo Imperatore" e'una visione propedeutica per tutti coloro che volessero entrare in contatto con la cultura asiatica ed, in particolar modo, per chi volesse soffermarsi sulla Cina della prima metá de ventesimo secolo.
Con questo approccio colgo l'occasione per scusarmi con chi si fosse sentito oltraggiato dal mio commento ed invito a chi ne avesse voglia a continuare il dibattito.
In risposta ad un precedente commento
dariot
24 Marzo, 2012
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Caro barch76, adesso ha l'onore di poter leggere la mia recensione del libro.
A presto, dariot
5 risultati - visualizzati 1 - 5

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