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La diva Julia
 
La diva Julia 2014-11-30 17:08:23 Cristina72
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    30 Novembre, 2014
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Ciò che è vero non è verosimile

“Dicono che recitare è soltanto finzione. Questa finzione è la sola realtà”.
Parole di Julia Lambert, la migliore attrice d'Inghilterra, uno fra i personaggi più enigmatici e affascinanti usciti dalla penna di Maugham.
Il romanzo procede su differenti livelli di lettura: c'è il punto di vista privilegiato del lettore, che sa esattamente cosa passa per la testa di Julia (delizioso il contrasto tra i suoi pensieri e ciò che dichiara a voce alta), e c'è lo sguardo dei suoi tanti ammiratori, non troppo diverso da quello di marito, amici e amante.
Chi è Julia Lambert?
Si potrebbe considerarla a buon diritto una donna narcisista e superficiale, capace di imitare alla perfezione una vasta gamma di sentimenti (“Tu non esisti”, è l'accusa che un giorno le rivolgerà il figlio).
Ma Julia è molto più di questo: è un'eletta con il dono della recitazione, dono che le permette di scrollarsi di dosso qualunque sofferenza gli altri (i “commedianti” della vita) possano infliggerle.
Il suo talento è uno strumento di libertà che le consente di elevarsi al di sopra delle miserie umane, trasformandole in arte.
Julia è un'intoccabile - lo capirà a sue spese chiunque cercherà di metterle i bastoni fra le ruote - ed è una vincente, che calca le tavole del palcoscenico smascherando senza pietà il bluff di una realtà che ha tentato di smascherarla.
Con una regola inderogabile: sul palco i sentimenti devono sembrare veri ma non devono assolutamente esserlo, altrimenti non saranno verosimili.
Splendide le ultime pagine, affrancate dall'amaro fatalismo pirandelliano e cariche di gioia di vivere, esaltate ed esaltanti:
“Cos'è l'amore in confronto ad una bistecca con le cipolle?”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Pirandello.
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210
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Commenti

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Bel commento, per una trama che ha sicuramente fascino. Per quel che dici, il collegamento con Pirandello sembra ci sia tutto. Brava!
Mentre ti leggevo, infatti, pensavo a "Uno, nessuno, centomila". Il tutto ambientato sul palco ove si recita... :-)
Ciao!
Che bel commento, Cristina!
Anche a me il libro è piaciuto. L'autore desta sorprese ( ad eccezione di "Il velo dipinto" , romanzetto davvero bruttino ).
@Emilio: dello stesso autore ho letto di recente anche “Il filo del rasoio”, e non mi è sembrato valesse la pena scriverne la recensione... Non sempre Maugham fa centro, ma quando ci riesce lo fa alla grande! Grazie a tutti per l'apprezzamento :-)
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