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Dora Bruder
 
Dora Bruder 2014-11-28 05:19:47 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    28 Novembre, 2014
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Sulle tracce di Dora

"Altri, (...) proprio prima della mia nascita, avevano patito pene di ogni sorta per consentire a noi di provare soltanto piccoli dispiaceri" (P. Modiano è nato nel 1945).

L'Io narrante è scosso, dopo oltre mezzo secolo dalla pubblicazione, da una piccola inserzione su "Paris-Soir" di fine '41, in cui dei genitori ricercano la figlia quindicenne, Dora Bruder, evidentemente scomparsa o fuggita.
Eccoci dunque sulle tracce di Dora, alla ricerca di informazioni, documenti, percorrendo le strade di Parigi che si pensa lei abbia percorso : "si dice che se non altro i luoghi serbano una lieve impronta delle persone che li hanno abitati".
Il tempo ' indagato ' è focalizzato essenzialmente negli anni '41 e '42 : periodo terribile per la Francia e per gli ebrei (fra questi la nostra protagonista) che vi abitavano : infuria la Seconda Guerra Mondiale, coi nazisti invasori, fra resistenza e collaborazionismo.

L'interesse e la profondità del libro, però, non derivano tanto dalle ricerche ' pratiche ' , quanto dall'insieme di risonanze e ' corrispondenze ' interiori, intuizioni : aspetti che varcano la mera ragione ed aprono verso più ampie prospettive, che coinvolgono sia noi lettori che chi scrive e il suo mondo : fra il tempo di Dora e quello della scoperta delle sue tracce, passano momenti in cui ' quei ' luoghi sono stati vissuti dall'Io narrante con sensazioni premonitrici : "quel pomeriggio, senza sapere perché, avevo la sensazione di camminare sulle tracce di qualcuno"; oppure, "Ricordo che allora, per la prima volta, avevo sentito il vuoto che si prova davanti a ciò che è andato distrutto, raso al suolo. Non sapevo ancora dell'esistenza di Dora Bruder". C'è la sensazione di "essere il solo a reggere il filo che colloca la Parigi di quell'epoca a quella di oggi".
Si tratta dell'attitudine dell'artista alla ' veggenza ', alla capacità di captare realtà che altri ' non vedono ' , secondo la lezione dei Simbolisti, ma qui in modo nuovo.

Oltre a Dora, l'autore che cosa cerca ? Sicuramente si avvertono risonanze che lo riguardano nel profondo.

Lo stile di Modiano è di livello altissimo : lieve e preciso (qualità che tanto piacevano ad Italo Calvino); capace, con la sua semplicità e assenza di artifici, di coinvolgere e commuovere il lettore, senza alcuna concessione a facilonerie o stucchevoli colpi di scena : la verità basta a se stessa.

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Commenti

17 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Bellissima analisi, Emilio!
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Emilio Berra  TO
28 Novembre, 2014
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Ti ringrazio, Anna Maria.
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
28 Novembre, 2014
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Bisognerà leggerlo, allora.
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
28 Novembre, 2014
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Sì, Mario.
E' un libro, però, che ti coinvolge man mano che ti addentri nella lettura, non dalle prime pagine.
E' per chi ama una scrittura essenziale, senza orpelli o barocchismi.
siti
28 Novembre, 2014
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Ciao Emilio,
non conosco né l'opera né l'autore, il tuo commento mi incuriosisce perché lascia aperta la via alla lettura dell'opera con la domanda: "Oltre a Dora, l'autore che cosa cerca ?".
Un saluto
Laura
analisi utilissima per chi come me non ha ancora letto Modiano!
ottimo Emilio
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
29 Novembre, 2014
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Sì, Laura. L'opera lascia una lettura ' aperta ' . Nella sua apparente semplicità possiede una complessità
che è propria dei grandi libri.
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
29 Novembre, 2014
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Grazie, Silvia.
Che referenza (non bastasse il Nobel)! Italo Calvino... :-)
Ciao!
In risposta ad un precedente commento
Emilio Berra  TO
30 Novembre, 2014
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Bruno, mi riferivo a "Lezioni americane" .
Trovi disdicevole il cenno a Italo Calvino ?
17 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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