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La simmetria dei desideri
 
La simmetria dei desideri 2014-11-11 22:19:01 Mario Inisi
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    12 Novembre, 2014
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Persone che cambiano opinione

Il libro racconta l'amicizia tra quattro persone molto diverse, Churchil, Amichai, Ofir e l'io narrante Yuval, tanto diverse da poter essere paragonate ai quattro elementi: terra, acqua aria, fuoco. L'io narrante-Yuval, l'acqua, rappresenta il collante di quell'amicizia, colui che c'è sempre per tutti, che abbraccia tutti come l'acqua del fiume circonda e lambisce le pietre. L'inizio del libro è bellissimo, così bello che senza aspettare altro mi sono riempito il carrello di tutti i libri scritti dall'autore.
In realtà, la storia non è tutta ugualmente esaltante. Bellissimi sono l'inizio e la fine. Il finale è molto originale e non terribilmente melenso come sembrava poter essere. La parte centrale mi è piaciuta un po' meno. Forse l'amico Churchill, che pure è il mio preferito è troppo narcisista e egoista, forse non mi è piaciuta la rapida uscita di scena di Ilana e le conseguenti attività benefiche in sua memoria. Forse l'attaccamento patologico a Yaara è appunto, troppo patologico. Non so, ho rimpianto la leggerezza bellissima delle prime pagine, che fa toccare con mano l'amicizia, l'intimità, la vicinanza tra i quattro. Meno male il finale recupera questo spirito che è la cosa più bella del romanzo, un misto tra leggerezza e malinconia.
Bella l'idea del cambiamento, il fatto che gli amici pur cambiando obiettivi e modi di vedere il mondo non si perdano l'uno per l'altro, conservando tra loro una simmetria che sta non solo nei desideri realizzati reciprocamente ma nel compensare l'uno le debolezze dell'altro.

"Io ho continuato a guidare verso il mare, laggiù, pensando: quel ramoscello, appena arriviamo, lo tiro via dal tergicristallo,e ho pensato anche: se adesso schiaccio l'acceleratore abbastanza forte voliamo in aria e atterriamo direttamente in acqua, un atterraggio morbido, e poi ho pensato: ancora due ore, massimo due ore e mezza con questi tre rompiscatole, e poi me ne torno a casa e non dovrò mai più rivederli in vita mia."

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Commenti

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Bello il flusso di pensieri che hai riportato!
Bel commento , Mario.
Non conosco praticamente nulla della letteratura australiana. Probabilmente c'è del buono e dell'ottimo.
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Mario Inisi
12 Novembre, 2014
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Grazie Cristina, e Emilio. Lui è uno scrittore israeliano piuttosto giovane. Io l'ho adocchiato leggendo la recensione di Anna Maria e di altri utenti Q.
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Pia Sgarbossa
13 Novembre, 2014
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Libro letto e molto amato..io mi sono ritrovata in Yuval. ( Freid?)..l'amico narrante...sempre a pensare..a soffrire...a riflettere...Una storia bella e intensa sull'amicizia che aiuta a vivere...che diventa la vita stessa..
Ciao, Pia
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Mario Inisi
13 Novembre, 2014
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Io dovendo scegliere in Ilana o nell'amico di turno che desiderava scrivere il romanzo.
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Pia Sgarbossa
13 Novembre, 2014
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E come hai detto nella tua recensione , in Amichai..giusto?
Ciao, Pia.
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Mario Inisi
13 Novembre, 2014
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Alla fine in Yuval visto che i desideri cambiano di posto.
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Mario Inisi
13 Novembre, 2014
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aspetta, aspetta ... l'autore alla fine del libro parla effettivamente di realizzare il desiderio di Amichai ma invece non era quello di Ofir? Il primo desiderio di Amichai era la medicina alternativa che realizza Ofir. Sì credo ci sia un errore alla fine del libro.
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Pia Sgarbossa
13 Novembre, 2014
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Da quello che ricordo, dice d'aver esaudito il desiderio di Ofir, cioè di scrivere un romanzo...Amichai, invece realizza quello di Churchill, cioè di portare un cambiamento importante nella società....e Ofir, con la clinica, quello di Amichai...Churchill...beh, lasciamo che venga scoperto da chi leggerà...visto che è il desiderio più duro e forte...considerato lo scombussolamento che produce al nostro Fried ( Yuval)...
Ciao Mario, Pia.
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Mario Inisi
14 Novembre, 2014
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Sì però a me sembra di avere letto nelle ultime pagine, proprio in quelle finali dopo che gli viene l'idea del romanzo, una pagina in cui lui dice di voler realizzare il desiderio di Amichai. Non ho il libro sotto ma voglio cercarla, poi ti dico. Alla fine con tutto questo giro di desideri si sarà confuso pure l'autore.
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