Dettagli Recensione
Ineffabile
Semplicemente ineffabile... non riesco a trovare le parole adatte per dare una vaga idea di ciò che questo capolavoro mi ha trasmesso. Dostoevskij si potrebbe definire come parmenide "maestro venerando e terribile" poiché tramite i suoi libri riesce a comunicare ciò che c'è di più recondito e nascosto nella nostra anima, nel nostro "io", nella nostra psyche e proprio per questo deve essere lodato. Ma al contempo è terribile proprio perché mette a nudo, tramite i suoi personaggi, ciò che forse vorremmo rimanesse celato, ciò che forse neanche noi conosciamo di noi stessi. Con " memorie dal sottosuolo" è proprio quello che mi è capitato. Soprattutto ne "il sottosuolo" le considerazioni di dostoevskij non posso essere che veritiere: in un mondo in cui ognuno trae vantaggio da ciò che può e in un mondo in cui tutti vogliono ricchezza e benessere, non c'è nessuno che desidera "la volontà", ovvero il poter prendere liberamente le proprie scelte. Il protagonista si rifiuta di seguire la massa e preferisce restare nel suo cantuccio a rimuginare sul fatto che la sua superiorità però lo tiene lontano dalla vita vera che gli inetti invece possono gustarsi. Il sottosuolo non farà altro che peggiorare questa sua visione pessimistica della vita, rendendogli ogni tipo di rapporto con il mondo sgradevole e nauseante. TalI considerazioni le estenderà alla fine del libro a tutta l'umanità, sottolineando come ormai tutti ci siamo disabituati a vivere "la vita vera" e cercare nei libri la nostra unica consolazione. Quindi, forse, nel suo pessimismo, il protagonista ci invita a vivere la nostra vita liberamente e appieno perché solo così alla fine dei nostri gioni potremo dire di aver vissuto veramente. Un libro assolutamente meritevole di essere letto e riletto per carpire appieno la filosofia di dostoevskij.