Dettagli Recensione
Lettura stra consigliata
Il libro mi è stato consigliato da un amico, all'inizio ero un po' scettica ma poi mi sono dovuta ricredere. È stato molto carino e originale leggere una storia raccontata dal punto di vista di un cane, mi ha fatto riflettere sugli animali e su quanto, anche se non lo danno a vedere, capiscono quello che gli diciamo.
In “L'arte di correre sotto la pioggia” ci troviamo davanti ad un cane che ci racconta la sua esperienza mostrandoci come sia la vita canina e come cose per noi scontate, tipo il pollice opponibile, per lui siano un miraggio. L'autore è riuscito benissimo a calarsi nel personaggio e a scrivere dal punto di vista canino senza risultare troppo inverosimile.
All'apparenza sembra una lettura superficiale ma in realtà nasconde pensieri profondi, con parole semplici e pulite l'autore ha descritto sensazioni e situazioni che mi hanno molto avvicinato al protagonista. Ho gioito con lui durante i suoi episodi felici e ho pianto nei suoi momenti di malinconia...
«I gesti sono tutto ciò che ho, e a volte devono essere eclatanti.
Sulle parole non posso contare perché, con mio grande dispiacere, la mia lingua è stata concepita lunga, piatta e floscia, uno strumento davvero poco efficace
per produrre quegli ingegnosi e complicati polisillabi che messi insieme formano le frasi.»
Una cosa che mi ha particolarmente colpito di questa lettura e che sovente nel romanzo Enzo (il cane) si lamenta di non riuscire a comunicare verbalmente con Danny (il padrone). A volte si danno troppe cose per scontate ma invece bisogna far tesoro del tempo che la vita ci ha donato e dei mezzi che abbiamo a disposizione, che sia l'uso della parola o la possibilità di camminare retti.
Nel libro viene anche citata una leggenda della Mongolia secondo la quale un cane potrebbe reincarnarsi in un uomo. Io personalmente trovo affascinante l'idea che in un'altra vita possa essere stata un cane, se potessi scegliere avrei voluto essere un Siberian husky, già mi immagino a rotolarmi nella neve...
È stata davvero una piacevole lettura che mi ha rapito in un pomeriggio di pausa facendomi emozionare.
Lettura stra consigliata.
«quando un cane finisce di vivere le sue vite da cane, si reincarna in un uomo.
Mi sono sempre sentito quasi umano. Ho sempre saputo di avere qualcosa di diverso rispetto agli altri cani.
Mi hanno infilato nel corpo di un cane, d’accordo, ma si tratta solo di un guscio.
È quello che c’è dentro che conta. L’anima. E la mia anima è molto umana.
Non tutti i cani possono tornare come uomini, dicono. Solo quelli che sono pronti. Io sono pronto. »
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Commenti
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Io non ho un cane (per motivi di spazio) ma ho un gatto e confesso di aver provato a parlargli, non per passare per pazza, temo però che la mia miciona sia troppo pelandrona... non ha mosso neanche un baffo. ^_^ Ti dico questo per spiegarti che il libro è talmente emozionante che ti porta a fare anche quello...
Buona lettura!
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