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ALICE AZZURRO. DANIEL ARANCIONE!!
“ Non si può sentire la mancanza di chi non si è mai conosciuto. Eppure tu mi manchi.”
Questa frase racchiude il cuore del libro. Il sentimento di Daniel, è speculare al senso di inadeguatezza, di non essere mai nel posto giusto, di sentire che qualcosa non è chiaro, di Alice.
Chi sono Daniel ed Alice?
Padre a figlia. Ma questa non è la storia di incomprensioni generazionali, questa è la storia di una perdita e di una ricerca, di un ritrovarsi in un modo davvero inusuale, dove parlano molto di più i silenzi, i gesti, gli sguardi, non le parole.
In una società dove siamo costantemente bombardati dal rumore, da dialoghi di tutti i generi, da monologhi senza senso. Questa è una storia fatta di gesti e sentimento.
Daniel, è il padre naturale della giovane Alice, ha intrattenuto una relazione clandestina con la madre della ragazza, Julianne, più grande di lui, sposata con un medico affermato, madre di due figlie.
La relazione, durata poco più di un anno, si consuma miseramente, tra i sogni ad occhi aperti di Daniel, credendo che il suo amore fosse sufficiente motivo per passare una vita insieme; ed il realismo di Julianne, per la quale, un “cuore ed una capanna”, non rientrano nei programmi per il futuro.
Alice cresce ignorando che il suo vero padre non è quello che conosce. Nella sua mente e nel suo cuore, rimangono però intrappolati atteggiamenti, comportamenti e stralci di conversazione, che minano le certezze di una bambina, e la fanno crescere sentendosi sempre diversa rispetto alle sorelle, non sentendosi mai veramente a casa, per questo, complice una storia sentimentale finita, la ragazza parte e comincia a viaggiare. Tornerà a Londra solo nel momento in cui il padre (che conosce), versa in condizioni critiche per un tumore e…….
Lo stile di scrittura è particolare, si alternano capitoli in cui la voce narrante è quella di Alice, a capitoli in cui la voce narrante è quella di Daniel. All’inizio di ogni capitolo c’è un piccolo elenco di dieci cose, amate o odiate, o pensate o viste, che prende spunto da situazioni narrate nel capitolo stesso.
La storia l’ho trovata in ogni caso parecchio surreale. Sembra una bella fiaba, nella quale, nonostante la realtà, il lieto fine è d’obbligo, l’incontro di padre e figlia, è l’espressione del desiderio del nostro cuore… quindi l’autrice ci accontenta, ma ritengo del tutto improbabile che nella realtà sia possibile un susseguirsi di eventi e situazioni come quelle narrate.
L’autrice ha creato una sorta di mondo parallelo, sembra quasi di entrare in una dimensione onirica, si sogna insieme ai personaggi, si desidera ciò che desiderano i personaggi, ma al momento di girare l’ultima pagina e chiudere il libro, ci si sveglia, si scuote il capo, si ripensa a ciò che si è “vissuto” leggendo, e compare così sul viso, un sorriso nostalgico ed un’espressione di incredulità. Ecco! Siamo tornati sulla terra nel nostro mondo, nel nostro quotidiano, la realtà ci appare senza veli, senza edulcorazioni, ma chissà, magari questa bella fiaba, può aiutare a muovere dei passi importanti, per cambiare la realtà ed avvicinarla al sogno……
Buona lettura amici!
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Commenti
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Ciao!
@ Bruno può essere un'idea, ma, non riuscirei a leggere molti libri di seguito scritti utilizzando questa modalità... Mi piace il sogno, ma a piccole dosi, preferisco storie che siano più verosimili e possibili... Ciao!
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