Dettagli Recensione

 
Pulp. Una storia del XX secolo
 
Pulp. Una storia del XX secolo 2014-10-19 05:16:08 Bruno Elpis
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    19 Ottobre, 2014
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Viaggio in nessun posto, sotto la luna

L’incarico iniziale: “Voglio Céline, disse, devo averlo”.
Una committente d’eccezione: la Signora Morte.
La tariffa richiesta: “6 dollari l’ora”
L’incaricato (“Assolutamente, grassone”): “Ero Nicky Belane, investigatore privato”, “L’investigatore più dritto di L.A.”
Stato civile: “Sposato tre volte, tre volte divorziato”.
Età: “Eccomi lì, a 55 anni, ancora a brancolare nel buio”.
Profilo psicologico del protagonista: “Quindi eccomi lì. Seduto ad ascoltare la pioggia. Se fossi morto in quel momento nel mondo intero non si sarebbe versata neppure una lacrima”.

“Pulp”, l’ultima opera di Charles Bukowski, è una storia che interpreta il genere del quale porta il nome: “un pasticcio” sia sul piano narrativo, sia dal punto di vista del risultato estetico.
La narrazione celebra il trionfo di situazioni assurde (“Céline è morto. Era nato nel 1891”), perché gli incarichi improbabili si moltiplicano (“Sto cercando di rintracciare un certo Passero Rosso. Lei ha qualche idea di dove posso trovarlo?”) e si intersecano (“Qualcuno ha visto Cindy, Céline o il Passero Rosso?”), producendo situazioni paradossali (“Il Passero Rosso. Era come la ricerca del Santo Graal”) e surreali (“La persona stesa nella bara ero io”) tra identità impossibili (“Louis Ferdinand Destouches, 1894”), metafisiche (“La signora morte era in estasi… Aveva un aspetto magnifico, raggiante”) ed extragalattiche (“Ti arruolo per la nostra causa, la causa di Zaros.. Stiamo ancora rivedendo il piano per occupare la Terra”).

Nella narrazione troviamo disseminati aforismi sulla vita (“E’ quando capisci che sei vecchio, che stai lì seduto a chiederti dove va a finire”) e sul suo senso (“C’era la luna e la mia vita stava andando lentamente in nessun posto”). Ma è a un’aliena che Bukowski affida il messaggio più inquietante:
“Che cosa è troppo orribile, Jeannie? La Terra. Lo smog, gli assassini, l’aria avvelenata, l’acqua avvelenata, il cibo avvelenato, l’odio, la mancanza di speranza, tutto. Sulla Terra l’unica cosa bella sono gli animali, e stanno eliminando anche loro, presto scompariranno tutti, tranne i topi e i cavalli da corsa. E’ molto triste, non c’è da meravigliarsi, se bevi tanto”.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... Lovecraft? Palahaniuk? E altre "Storie di ordinaria follia"!
Trovi utile questa opinione? 
290
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

autore geniale, senza dubbio, ma a volte parte per la tangenziale e se non sei in sintonia, o ti sei perso qualcosa, si ha difficoltà a seguire. così io spesso torno indietro. mi sta succedendo anche con Milleril mio Bukowski è in stand-by sul comodino, da finire.
vedo che hai dato dei buoni voti, lo consigli quindi?
bravo come sempre Bruno, complimenti!
ciao
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
19 Ottobre, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Paola,
Si, lo consiglio. Uno degli aspetti che m'infastidisce in un libro é la volgarità e quest'opera a parer mio non ha questo difetto. Inoltre non ho colto particolare indulgenza alle sollecitazioni commerciali alle quali Buk fu sottoposto... ovviamente, è il mio parere personale... considera che il testo fu pubblicato postumo nel 1994, quindi ormai è un pezzo di modernariato!
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
20 Ottobre, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Il tuo titolo e' un gran titolo.
Ti ho mai detto che sono un'aliena ? O perlomeno la penso come gli alieni :-)
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
20 Ottobre, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Non deve essere una lettura facile però. Il confronto con Palaniuk non la rende molto invitante.
@ Cub: sì, nel passaggio riportato, l'identificazione con l'aliena è possibile... Attenta però ai personaggi di Buk! ;-)

@ Mario: hai ragione, il paragone con Palahniuk potrebbe non stimolare... In realtà pensavo più al genere, al pulp, che all'opera. O a quanto disturbano certi testi di Bukowski (non "Pulp"). :-)
Ogni tanto rispolvero il mio profilo Q per leggere qualche parere di altra gente sui libri che leggo a mia volta, e si dà il caso che oggi mi sia imbattuto nella tua recensione proprio perché ieri sera ho finito di leggere "Pulp".
Incredibilmente, dato l'autore e le sue tematiche, l'ho trovato un libro piacevole, che scorre via fluido senza mai risultare pesante nè didascalico.
Ed è incredibile anche come le parole che tu reputi più devastanti del romanzo precedano quella che io reputo la scena più bella, ovvero Jeannie che saluta per l'ultima volta Nick guardandolo "con occhi che nessuna donna gli aveva mai riservato".
Un barlume di calore in un oceano freddo di disillusione.
Grande Bukowski!
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera