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La casa tonda
 
La casa tonda 2014-10-10 15:05:11 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    10 Ottobre, 2014
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Ingiustizia nelle riserve indiane

La vicenda ha luogo in una riserva indiana del North Dakota nel 1988; la narrazione, fatta in prima persona da Joe, un ragazzo tredicenne appartenente agli indiani nativi del gruppo tribale "chippewa", figlio di Geraldine la quale è vittima di un aggressione sessuale e viene poi cosparsa di benzina nel tentativo di bruciarla viva; la donna, comunque, riesce a fuggire e, con l’adrenalina in corpo, riesce a tornare a casa ma rimane attonita e non riesce a parlare a causa del forte shock subito.

L’aggressione a Geraldine è avvenuta nella cosiddetta “casa tonda”, il luogo dove i nativi della riserva praticavano in segreto i riti e la celebrazioni della loro religione, la cui ubicazione è al confine della riserva. Alle indagini partecipano sia la polizia dello Stato, sia la locale polizia tribale; ma nasce subito un conflitto di competenze a causa della giurisdizione e alle leggi vigenti a sfavore della comunità indiana per la quale non è possibile procedere contro lo stupratore qualora bianco; d’altra parte, trovandosi la “casa tonda” in territorio tribale, non sarà neanche possibile l’azione da parte della polizia statale. Questa situazione induce l’adolescente Joe a indagare per conto proprio fino a raggiungere a una soluzione del misfatto.

Il romanzo è un giallo “sui generis”; l’autrice vuole portare alla luce ciò che accadeva nelle riserve dei nativi americani fino a qualche anno fa, e la brama di giustizia che infiammava gli animi di tali persone. Quindi, soprattutto, un romanzo-denuncia relativo a quel particolare contesto.

Interessante anche quanto scritto nella post-fazione in relazione al fatto che, nonostante gli accadimenti narrati risalgano al 1988, evidenzia il garbuglio di leggi che tuttora ostacola l’azione penale nei casi di stupro che avvengono in molte riserve indiane.; una donna indiana su tre subisce violenza sessuale e l’86% degli stupri sono perpetrati da non-indiani dei quali solo alcuni di essi sono perseguiti penalmente.

Da leggere per conoscere una realtà spesso ignorata e poco pubblicizzata dai media.

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