Dettagli Recensione
La misura della felicità di Gabrielle Zevin
Carino e scorrevole questo romanzo, che parla dell’amore per i libri e per la lettura (che mi accomuna a tutti voi). Anche se la storia narrata non ha nulla di esilarante, è calda e si legge con trasporto.
E’ la storia dell’amore di Fikry (il protagonista) per i libri e il suo credere nel loro potere salvifico; questo libraio, che ama i libri di qualità senza cedere alle pressioni del mercato, è il classico libraio per vocazione, che crede nel potere della letteratura di strappare ciascuno di noi dalla solitudine, avvicinandoci al prossimo. Perché condividere un libro con qualcuno, è il modo migliore per aprirgli il nostro cuore (in questo libro mi è piaciuto il modo di parlare del carattere dei protagonisti attraverso i loro gusti letterari).
Il protagonista, che all’inizio del romanzo è burbero e incattivito, a causa della dolorosa prova a cui l’esistenza lo ha messo di fronte, riacquista l’allegria e la serenità grazie alla piccola Maya, che gli consente di vedere la vita attraverso la sguardo fresco di una bambina. In questo magico luogo che è Island Books, la sua libreria, il libraio mette da parte solitudine e durezza d’animo e tende una mano alla felicità in arrivo, imparando ad essere padre e riversando il suo amore per i buoni libri in sua figlia. La libreria diventa così la misura della felicità di questa nuova famiglia (“la felicità era larga quindici Maya e lunga venti: il perimetro di una libreria in formato bambina”).
Ciò che ho amato in questo libro è l’amore per la lettura, la possibilità per chiunque di trovare il proprio angolo di paradiso, quello in cui lasciarsi trasportare in un mondo che può esistere solo lì, tra quelle pagine che catturano una parte di noi per custodirla, offrendoci il dono di riassaporare in ogni momento emozioni e pensieri che altrimenti avremmo perso per sempre. Ho sempre pensato che la lettura sia un'attività che ci apre al mondo, infatti è una delle attività che occupa quasi tutti i momenti liberi delle mie giornate, essendo una di quelle che mi regala più gioia in assoluto. Dopo aver letto un buon libro mi sento piena, traboccante, soddisfatta. Carino: ne consiglio la lettura.
Alcune frasi che mi hanno colpita:
“Non si viaggia senza una meta. Chi si perde desidera perdersi”;
“Negli ingredienti di un matrimonio riuscito c’è almeno un pizzico d’inganno”;
“E’ una segreta paura di non essere degni dell’amore che ci isola, ma è solo perché siamo isolati che pensiamo di non essere degni dell’amore”;
Ma soprattutto: “Talvolta i libri non ci trovano finché non è il momento giusto”.
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Il libro mi sembra interessante e, finalmente, con un po' di ottimismo 'non a buon mercato' .