Dettagli Recensione
Senso di colpa
Sebbene Lisa si sforzi di essere una madre e moglie attenta e premurosa non riesce a sottrarsi al ritmo sostenuto della sua vita in una tranquilla località del Regno Unito.
Si prende cura dei sue tre figli, due dei quali, un ragazzo ed una ragazza, stanno per passare attraverso la soglia di quell’età critica che ti cambia e ti rende pronto a guardare il mondo con occhi diversi.
Suo marito Joe è un uomo che pur nella sua mediocrità gli è necessario per andare avanti, una delle sue poche certezze, rafforzata ancor più da qualche momento di ordinaria debolezza.
Il suo lavoro, come responsabile di un canile, le permette quella giusta e terapeutica evasione dalla quotidianità e le dà un contributo necessario a mantenere uno stile di vita dignitoso o giù di lì.
Una famiglia come tante.
Ma il ritmo sostenuto e l’insoddisfazione ti portano a non essere impeccabile, a compire degli errori, degli atti mancati che molto spesso si traducono in sottili noie, ma capita prima o poi la volta in cui non riuscirai mai più a perdonarti di essere stato sovrappensiero.
E questo Lisa lo subirà come un fiume in piena.
La scomparsa della figlia della sua “amica” Kate, compagna di scuola di sua figlia maggiore, sembra proprio essere quel macigno che quel giorno ha scelto di colpire Lisa, troppo assorbita dalle normali ma opprimenti vicende della sua vita, rendendola responsabile, seppure in parte, della scomparsa di Lucinda.
E da lì parte una serie di eventi tipici di un thriller che riescono, con la giusta dose di tensione, a portare il lettore a voler andare avanti per scoprire qualcosa che si cela sotto la veste della pura ovvietà.
Cosa si nasconde sotto la scomparsa di Lucinda? Troppo vicini temporalmente i rapimenti di altre due adolescenti della sua stessa scuola, troppo ovvio il parallelismo tra le tre storie, eppure scivolando tra le pagine di questo romanzo ci viene naturale fare alcune domande per dare risposta a diversi ragionevoli dubbi.
Romanzo d’esordio di questa scrittrice, che ancor prima di esserlo è stata madre, moglie e asssidua lavoratrice con la normale paura di poter inciampare in un piccolo ostacolo che la vita ci riserva portando a volte conseguenze disastrose; di qui la riflessione a guardare all’interno delle nostre stesse vite e, dove possibile, ricalibrare paure e priorità per assicurarci un cammino di più alta qualità.