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1Q84
 
1Q84 2014-10-02 09:27:52 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    02 Ottobre, 2014
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Immaginazione in un mondo surreale

Nella mia lunga vita di lettore, dall’adolescenza alla attuale maturità, non avevo mai preso in considerazione la letteratura giapponese e i suoi romanzi; intendo dire che tale tipo di letteratura non è mai stata nei miei pensieri o, ancora meglio, ha subito una sorta di rimozione non spiegabile al sottoscritto in maniera razionale. Forse , è una possibilità, il mio Es ha valutato quel tipo di cultura troppo distante dagli stereotipi occidentali e, di conseguenza, ho perso del tempo prezioso, e arricchimento interiore, prima di accingermi alla lettura del mio primo romanzo giapponese nella fattispecie di Haruki Murakani.

La conferma di aver perso tempo e arricchimento culturale l’ho avuto, appunto, leggendo, con un certo scetticismo iniziale, “1Q84” (libro 1 e 2).

Un romanzo che mi ha colpito profondamente; uno stile narrativo decisamente originale e dissimile da altri generi di romanzo finora da me letti. La storia di due personaggi, Aomame e Tengo, che hanno vicissitudini completamente diverse. Aomame è una spietata killer che porta avanti la sua visione nella vendetta su coloro che commettono violenza sulle donne; Tengo, invece, è un ghost writer che si accinge a riscrivere un libro particolare e inquietante. Entrambi non riescono a rincontrarsi ma percepiscono, in qualche modo, la presenza l'uno dell'altra; un intreccio armonico di realtà, fantasia, sogno, immaginazione che, a similitudine della trama e dell’ordito, si incontrano in un mondo alternativo creato, e quindi poi vissuto, dal proprio pensiero; la storia appare surreale ma affascinante; la metafisica, intrinseca nella narrazione, regna sovrana fino a far osservare ai due protagonisti una seconda luna nel cielo.
Molti sono i punti interrogativi che non hanno ancora risposta...forse la soluzione ai tanti interrogativi nel seguito del libro (1Q84 - libro 3).

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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Ti capisco Ferruccio, la letteratura giapponese è un qualcosa di estremamente diverso dalla nostra cultura occidentale. Nella mia esperienza di lettrice ho fatto l'inverso, ovvero mi ci sono avvicinata in età adolescenziale, me ne sono allontanata per poi riavvicinarmici anni dopo.
Bel commento,
buona giornata :-)
Grande Ferruccio versione Japan! :-)
Sai che ti preferisco quando sei un po' meno stringato?
Con simpatia,
Bruno
Ti ringrazio! penso che dovremmo comunque avvicinarci alle culture molto diverse dalla nostra; il risultato sarebbe decisamente positivo e costruttivo.
Buona giornata anche a te :)
Ti ringrazio Bruno; devo dire che sono abituato a utilizzare quanto più possibile la capacità di sintesi nei commenti /recensioni, purché l'essenza del pensiero di colui che scrive venga assimilata dal lettore. Ho, comunque, notato che, in questo spazio virtuale letterario, i commenti ai libri tendono a essere abbastanza "lunghi"; di conseguenza cerco di impegnarmi, finché sarò in grado, acciocché la stesura delle mie recensioni sia maggiormente dettagliata.
Ricambio la simpatia
Ferruccio
Amo la letteratura giapponese. Di quest'autore, però, ho letto soltanto "Kafka sulla spiaggia" e vi ho riscontrato parecchio di ciò che hai detto. Mi ha sorpreso assai e mi ha lasciato un po' sbigottito.
Di Haruki Murakami ho già letto i tre libri di "1Q84", e "Norwegian wood".
"Kafka sulla spiaggia" sarà una delle mie prossime letture.
Grazie per il commento.
Di Murakami ho letto qualche anno fa, per caso senza sapere nulla di lui, L'arte di correre. (Murakami, oltre che scrittore è un appassionato maratoneta). Libro che mi è piaciuto moltissimo e mi ha fatto venir voglia di leggere altro di questo autore che, nel frattempo, è stato pure candidato un paio di volte al Nobel...
Bravo Ferruccio, bella recensione di un libro che non ho letto, ma di un autore che mi piace molto.
Murakami è unico, difficilmente troverai un altro scrittore simile a lui, orientale o occidentale che sia.
Non so dirti se troverai le risposte nel libro 3, facci sapere, quello che posso dirti, in base ai libri che ho letto di Murakami, è che lascia sempre delle domande spesso tante, è una sua peculiarità, forse la più caratteristica.
Saluti.
Ciao.
Penso che i libri di Haruki Murakani affrontino una dimensione del tempo e dello spazio non immediatamente percepibile; leggendolo è come astrarsi dalla nostra routine e immergersi in in un mondo parallelo i cui orizzonti sono ben lontani dalle nostre stereotipate concezioni.
Grazie per il tuo commento. Ciao.
Ferruccio
In risposta ad un precedente commento
Riccardo76
22 Dicembre, 2014
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Esatto, la stessa sensazione che provo io leggendolo.
Ciao
10 risultati - visualizzati 1 - 10

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