Dettagli Recensione
Un passato vivo, vitale
Un libro bellissimo. L’ho trovato per caso su indicazioni di amici di amici. La storia inizia con un colpo di scena: una nonna dona tutto alla nipote che non ha mai voluto conoscere. Dall’alone di sorpresa e di mistero che ne nasce si staglia il personaggio di Matylda che candidamente (nel senso di Candido) vuole conoscere il retroscena a questa donazione inattesa (e noi con lei…).
Sono rimasta colpita dalla naturalezza e dalla forza della protagonista, che si lascia trasportare nell’intreccio delle relazioni avente sempre come centro la nonna-despota (la vera protagonista in fondo). Ma lasciarsi trasportare non significa rinunciare alla propria interpretazione delle cose, rinunciare ad esercitare la propria libera scelta.
Libertà di scelta che la nonna esercita, ma che, da viva, non riesce a 'dare', non riesce a trasmettere a chi le sta vicino. Solo grazie al gesto eccentrico ma libero di donare la sua tenuta, Zawrocie, a una ‘sconosciuta’, solo tramite la forza e la libertà di Matylda, alla fine riuscirà a ottenere il suo scopo.
La trama è costruita ottimamente, il linguaggio scorrevole, poetico a volte lirico, in generale molto godibile. Lo consiglio come corroborante, per dimenticare per qualche ora questo freddo inverno.