Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Chi è il lupo e chi l'agnello?
Che delusione!
E' anche vero che c'era ben poco da attendersi da questo Saramago ormai quasi novantenne che rispetto a quello settantenne, autore del Vangelo secondo Gesù Cristo, ne ha mantenuto intatto solo lo stile narrativo, caratterizzato sempre da periodi molto lunghi e con un uso quantomeno originale della punteggiatura, ma sempre molto ben costruiti, accurati e ricercati nella scelta dei termini.
Perchè in quest'opera, che nella trama ripercorre alcuni degli episodi più famosi dell'antico testamento, c'è solo cattiveria, rabbia, odio verso un Dio ignobile e crudele che sembra quasi godere della sua malvagità, spesso gratuita ed insensata, perpetrata verso gli uomini.
Anche nel vangelo la 'figura' di Dio veniva rivisitata e ribaltata, rispetto a quella sponsorizzata dalla chiesa cattolica, di padre severo ma buono; ma nel vangelo Saramago esponeva il suo punto di vista in modo più lucido, più cauto, sollevando dubbi ed offrendo spunti di riflessione.
Qui invece no; Saramago, nella persona di Caino, sputa fuori tutto il suo disprezzo verso quel Dio che egli non ama e non accetta ed al cospetto del quale non vuole sottomettersi, quello stesso Dio che per un suo capriccio costringe Caino a macchiarsi dell'omicidio del mite fratello Abele, che tanto mite però non era, lo stesso Dio che nella sua furia distruttrice travolge Sodoma e Gomorra con tutti i bambini che ci abitano la cui unica colpa è quella di dimorare nello stesso luogo in cui vivono i loro padri dalle strane tendenze sessuali. O lo stesso Dio che si diverte a far scommesse col diavolo puntando sulla rettitudine di Giobbe solo per il piacere di dimostrare la sua superiorità al suo pari-grado.
Ho letto esclusivamente un intento dissacratorio in quest'opera, una blasfemia questa volta gratuita e banale che ne sminuisce molto il valore, a mio parere.
Sembra quasi il grido di rabbia di un uomo che ormai sente vicina ed inevitabile la fine dei suoi giorni e chissà... forse ha paura di ciò che ci sarà dopo.
Anche la descrizione ai limiti del pornografico delle prestazioni da macho di Caino, sembrano eccessive, inutili e fuori luogo nel contesto narrativo... altro sintomo di senilità galoppante?
Indicazioni utili
Commenti
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ordina
|
punti di vista, come dici giustamente.
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |