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Il paradiso degli orchi
 
Il paradiso degli orchi 2014-09-20 09:49:13 enricocaramuscio
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
3.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    20 Settembre, 2014
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Una Parigi incredibilmente affascinante

La voce della bella Miss Hamilton echeggia per il Grande Magazzino annunciando che "Il signor Malaussène è desiderato all'Ufficio Reclami". E Benjamin Malaussène si dirige all'Ufficio Reclami per accollarsi, davanti ad un cliente scontento, la colpa di un frigorifero che va a fuoco, di un letto che si rompe troppo facilmente, di un deodorante spray che esplode. Perché la sua mansione ufficiale di addetto al controllo nel centro commerciale maschera quello che in realtà è il suo vero ruolo, cioè "capro espiatorio", pronto a sorbirsi umilianti ramanzine e minacce di licenziamento che fanno commuovere il postulante fino a fargli ritirare il reclamo, con grande risparmio per l'azienda. Un compito singolare e imbarazzante, ma ottimamente pagato ed egregiamente svolto dal nostro eroe, che con il cospicuo stipendio che ne ricava riesce a mandare avanti la sua eccentrica famiglia composta da una masnada di fratellastri e sorellastre, figli di madre comune ma sempre assente e di padri vari ed eventuali, nonché da un cane epilettico con la grazia di un elefante. Ma la strampalata routine del buon Benjamin viene sconvolta quando nel centro commerciale cominciano a scoppiare ordigni che dilaniano anziani signori apparentemente rispettabili. Da buon capro espiatorio Malaussène, sempre presente direttamente e non sui luoghi del delitto, rischia di passare per colpevole, e solo dopo svariate disavventure riuscirà a dimostrare la sua innocenza. Tra giocattoli e bombe, orchi e babbi natale, amori passionali e botte da orbi, Pennac ci trascina in questo simpatico e piacevole giallo dai colori tenui, in cui lo stile brillante e innovativo della narrazione, l'ottima caratterizzazione dei personaggi e la loro amabilità hanno il sopravvento su una trama piuttosto semplice e priva di veri e propri colpi di scena. Interessanti le tematiche affrontate, dal consumismo di massa alla pedofilia, passando per l'importanza del concetto di famiglia, il tutto ambientato in una Parigi di periferia irrequieta, malfamata, multietnica e proprio per questo incredibilmente affascinante.

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Commenti

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bel commento come sempre, Enrico!
vedo però dai voti piuttosto tiepidi che non ti ha pienamente soddisfatto
Ottimo commento per quello che mi sembra essere un romanzo "tipicamente" francese!
Grazie ragazze...il libro è interessante e piacevolmente simpatico e sprizza "francesità" da tutti i pori...ma non è certo un capolavoro, per questo pur consigliandolo non sono andato oltre le tre stelle che comunque, a mio avviso, non sono un cattivo voto...
Il problema della saga dei Malaussène è che a un certo punto stufa.
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