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claustrofobia emotiva e tradimento
Scrittura semplice e non eccelsa, lettura scorrevole, è un libro senza troppe pretese che non segna. Non l'ho trovato scabroso, come ho letto da più parti, ma evidentemente il moralismo spicciolo è un seme che si è insinuato nella società quanto le riviste di gossip dal parrucchiere. Il titolo del libro, espediente di vendita, non è centrato: è un libro sulla perdita di se stessi, di stimoli, sulla routine del vivere che rischiia di appiattire le forme e ingrigire i colori. è un libro sulla depressione e lo spiraglio di speranza che si intravede è trattato in modo tutt'altro che approfondito. Il senso generale di claustrofobia emotiva aleggia lungo tutto il libro, ma non resta inciso. L'adulterio è solo una scappatoia, non il baricentro letterario: il raggio più che l'epicentro. Non c'è l'amore di Yair e Myriam, di Franz e Milena, di Sibilla e Dino. è più un tentativo di perdizione sessuale e psicologico da sfumature di grigio. E nonostante ciò, Coelho (nessuna grandezza secolare in lui) è in grado di parlare a molte donne che troveranno conforto nelle pagine di un libro che pare sussurrare: non sei sola, non sei un mostro, è capitato lo stesso a me!