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Storie di una (lunga) vita incredibile
Allan Karlsson è un arzillo centenario la cui unica particolarità sembra essere la veneranda età raggiunta.
In realtà Allan ha trascorso la sua vita con alcuni dei protagonisti del ventesimo secolo, Stalin e Franco, giusto per nominarne due.
Il libro narra della fuga di Allan dalla casa di riposo dove alloggia, proprio alla vigilia dei festeggiamenti per il suo centenario.
La trama principale, di stampo picaresco, è intervallata da ampi flashback riguardanti l'incredibile vita del protagonista, costellata di incontri fortuiti e grandi colpi di fortuna, in un susseguirsi di piccoli ed enormi eventi che ricordano le avventure ignare e ingenue di Forrest Gump.
Oltre a "Forrest Gump", altri paragoni cinematografici meno immediati ma sempre validi secondo me sono quelli con "Big Fish - Storie di una vita incredibile" e "Miracolo a Le Havre".
Il primo per quanto riguarda l'assurdità dei racconti di Allan, che mantengono tuttavia un certo livello di verisimiglianza, se non di credibilità.
Il secondo per la leggerezza fiabesca con cui le peripezie di Allan, sia nel passato sia nel presente della sua folle fuga, anch'essa costellata di avvenimenti surreali, vengono narrate e riescono ad approdare ad una certa serenità.
Nel complesso, un romanzo decisamente godibile, segnato da un umorismo leggero, che non vi farà erompere in gran risate, ma che spesso saprà farvi sorridere.