Dettagli Recensione
Storia di solitudine e passione.
Non amo soffermarmi sulla trama, poiché già ben condensata nel titolo, e voler aggiungere ad esso altre precisazioni dilungherebbe eccessivamente il discorso a riguardo, essendo essa molto fitta e intricata. Devo dire che precedentemente non lessi altre opere dello scrittore, dunque questo è il mio primo, eccellente, incontro con Gabriel Garcia Marquez. Scrittore dallo stile superbo: scorrevole e fluido ma allo stesso tempo ricercato e accurato tramite l'uso di un linguaggio elevato e incredibilmente poetico. Fin dalle prime righe l'autore sfodera una grande maestria, con efficace uso di parole e periodi, incanta e stupisce con concetti espressi in modo così suggestivo da lasciare sempre il segno e la voglia di appuntare e rileggere determinati stralci. Racconto che non lascia mai vuoti o punti statici, ma si svolge in un continuo dinamismo, una perenne evoluzione, una narrazione che fa scorrere davanti personaggi e vicende in modo veloce e instancabile. Uno scritto decisamente particolare, che inizialmente suscita emozioni di straniamento, perplessità, non riuscendo a carpire quale sia il senso, quale il filo logico di questa storia, non intuendo subito dove esso, con la sua molteplicità di avvenimenti e situazioni, voglia condurre. Nonostante tutto però, si prosegue con la lettura, sempre più perplessi, sempre più affascinati e ci si cala in un turbine di emozioni fino a ritrovarsi nella meravigliosa e leggendaria città di Macondo. Proseguendo la lettura, è inevitabile un certo senso di disagio, causato dall'inesauribile intreccio di parentele, concatenazioni e legami tra i vari membri della famiglia, fino a confondersi e a non avere più molto chiaro l'albero genealogico della famiglia protagonista di tante sventure, ma riconoscendo solo alcune caratteristiche e particolarità sempre presenti. Allo stesso tempo, però,ci si accorge della cosa più importante, il vero filo conduttore della vicenda: la solitudine inesorabile, invincibile, imprescindibile che accompagna diligentemente tutti i membri della famiglia verso il loro ineluttabile destino, un destino di sventura e sofferenze, di abbandono totale a se stessi, poiché pur intrecciando legami si è fondamentalmente sempre soli. Il mio consiglio più grande per chi voglia iniziare la scoperta di questo formidabile libro, narrato con toni simili a quelli di una favola, ma a tratti pesante per l'elevato stile, è che non bisogna assolutamente abbandonarne la lettura. Non bisogna lasciarsi intimorire dalle iniziali perplessità e dall'iniziale disagio, poiché il libro potrà essere compreso nella sua completezza, apprezzato in tutta la sua grandezza, riuscendo a lasciare un segno veramente indelebile, solamente dopo averlo portato a suo compimento. Solo dopo aver letto l'ultima parola, dopo aver percorso tutto il sorprendente percorso, ci si risveglia a poco a poco dalla favola, si esce da quel mondo così meraviglioso e allo stesso tempo crudele e ci si sente davvero soddisfatti e orgogliosi di averne, anche solo per un po', fatto parte.
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Hai scritto veramente un bel commento.
I grandi autori non deludono mai del tutto: anche se inizialmente i loro libri possono apparire 'pesanti' , e' importante proseguire perche' la complessità' e l'approfondimento spesso necessitano di contestualizzazione e non di facili espedienti o colpi di scena.