Dettagli Recensione
Memorie di una geisha di Arthur Golden
Bello, elegante, fluttuante, coinvolgente e affascinante questo romanzo che parla della vita di Sayuri: una famosa geisha degli anni trenta del secolo scorso, che viveva a Kyoto in una okiya. Prima d'ora non conoscevo molte cose sulle geishe e sulla loro vita, pensando - come molti - che fossero una sorta di prostitute di livello (come le attuali escort di lusso). Invece loro erano molto più che questo: erano delle artiste, per la loro capacità di suonare, cantare e danzare, per intrattenere i loro ospiti (studiavano e si esercitavano tutti i giorni della loro vita, per poterlo fare nel migliore dei modi); ma soprattutto ho ammirato la loro capacità di essere una sorta di psicoterapeute, delle pseudo-psicologhe, grazie alla loro facoltà di saper ascoltare i loro ospiti e saper alleggerire le loro vite e i loro problemi quotidiani, permettendo loro di trascorrere piacevoli e spensierate ore in loro compagnia, accogliendoli. È questo un aspetto che che ha molto intrigata delle geishe (probabilmente perché è una dote che a me manca): l'accoglienza. Erano molto apprezzate le geishe dotate di spiccata intelligenza (la bellezza non era la caratteristica più ricercata) e quelle con senso dell'umorismo e arguzia. Erano molto eleganti nei loro atteggiamenti e mai volgari. Molte di loro erano anche delle vere donne d'affari, che sapevano far fruttare le loro doti per ottenere una vita piacevole e gradevole. Sicuramente non avevano la fortuna di poter amare chi volevano, se volevano continuare a svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi, ma ritengo la loro vita interessante e particolare. Mi è piaciuto talmente questo romanzo, da essere la mia lettura esclusiva di questi ultimi cinque giorni: l'ho letto lentamente e approfonditamente, per poter capire la vita di Sayuri e riuscire ad immedesimarmi in lei e nel suo struggimento d'amore (durato una vita intera) per il suo amato presidente.
Bellissimo, coinvolgente, romantico, appassionato, sentimentale: decisamente lo consiglio!
La frase che più mi ha colpita: " Da bambina credevo che la mia vita non sarebbe stata turbata da nulla se il signor Tanaka non mi avesse strappata alla mia casa ubriaca; ora so che il nostro mondo è tanto instabile quanto un'onda che si innalza in mezzo all'oceano. Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta".
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