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State buoni...se potete
Dio non può prendersi una vacanza che sulla Terra scoppia il pandemonio. In paradiso il tempo scorre diversamente, si è assentato qualche giorno per andare a pesca lasciando gli umani in pieno Rinascimento e li ritrova ai giorni nostri sull'orlo dell'autodistruzione.
Dopo un briefing d'emergenza con i vari santi e il figliolo Gesù in cui alcol, parolacce e canne si sprecano, decide di rimandare sulla Terra il celebre erede, ovviamente affatto contento della cosa memore della crocifissione patita l'ultima volta.
E poi vuoi mettere? passare il tempo a sballarsi suonando la chitarra con Jimi Hendrix è molto più divertente che far ragionare quella manica di pazzi. Ma non vi è via d'uscita e il redentore torna tra gli uomini concentrato sull'ardua impresa.
Finirà in una rock band attorniato da simpatici e strampalati border line, parteciperà ad un reality show di cui diventerà la star (dove Niven si diverte nel massacrare la tv spazzatura) per poi lanciarsi in un grandioso progetto che purtroppo non passerà inosservato.
Sia chiaro, non è un romanzo blasfemo, anzi, è un'esortazione alla pace, alla tolleranza, all'amore senza le forzature dei dogmi repressivi. Potrà dare fastidio a qualcuno, non lo nego, eppure non è per nulla derisorio nei confronti del credente. Elargisce una dimensione più umana al cattolicesimo, con un dio che se ne sbatte di essere venerato e al quale interessa che gli uomini si comportino correttamente e abbiano rispetto l'uno dell'altro. Stop.
Vivi e lascia vivere ma rispetta sempre il prossimo, Niven dice questo in soldoni, mettendo alla berlina l'oscurantismo religioso, l'interpretazione distorta delle scritture, l'integralismo di qualsiasi forma esso sia. L'autore sbeffeggia le contraddizioni dell'istituzione ecclesiastica partendo dal benessere della stessa pattuito attraverso alleanze di discutibile decoro col potere politico. E' un feroce antipapale e non fa nulla per nasconderlo, al tempo stesso sciorina delle grandi verità in modo dissacratorio senza alcun livore o provocazione gratuita. Si ride di gusto e nel finale ci si commuove pure, Niven induce la riflessione prendendo i più alti rappresentanti del cristianesimo rendendoli ben diversi da quelle divinità punitrici e pronte a spedire all'inferno chiunque non rispetti il loro volere.
Incalzante nel ritmo, febbrile e scritto con una leggerezza che si fa profondità impressionante " A volte ritorno" è un'ottima lettura per nulla avversa ai fedeli o alla religione, bensì contrapposta ai suoi rappresentati meno integerrimi, contro il malaffare e l'imbarbarimento dell'uomo.
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