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Una scelta lacerante...
In un'epoca in cui il razzismo verso gli ebrei, era sinonimo di persecuzione e di morte certa, si inserisce la storia di Sophie, una donna polacca che porta sulle sue fragili spalle il prezzo di un'esperienza atroce.
Una scelta lacerante: come si può scegliere tra due figli?
Una madre costretta dall'odio razziale nazista a scegliere uno dei suoi due bambini.
All'altro toccherà la morte nel campo di sterminio.
Certo lei si rimproverava di essere stata una collaborazionista, di aver tradito il suo popolo, di aver giaciuto con i nazisti...ma in quel periodo così tragico, in cui la lotta per sopravvivere a volte comprendeva azioni non sempre limpide, che conduceva ad atti di follia, che sotterrava nell'essere umano ogni barlume di decenza o di consapevolezza, come meravigliarsi?
Cosa avrei fatto io?
Mi metto nei panni di quella donna: dover scegliere fra i miei figli...forse avrei implorato, conoscendomi di uccidere me e lasciar vivere entrambi loro due...ma chi poteva assicurarmi che poi il feroce, spietato nazista avrebbe mantenuto le sue promesse?
Come, come avrei potuto fare, a compiere una scelta di tal genere?
E si capisce come la protagonista di questo libro, sia scivolata poi, sull'onda dei terribili ricordi nel vortice dell'alcolismo, trascinata da orribili sensi di colpa...che a qualcuno, più sensibile, avrebbe potuto portare alla distruzione più completa, alla follia pura.
Come può una mente reggere a tale orrore?
E pur trattandosi di una storia di fantasia che ha animato questo scrittore, ripenso al dolore immenso di tante madri che si son viste strappare i loro bambini, che li hanno visti incamminarsi verso le camere a gas, impotenti, senza nulla poter fare per trarli in salvo, se non poter offrire il loro amore e accompagnarli con il pensiero...
Un orrore, dentro l'orrore dell'olocausto..
Tutte le volte che ci penso, mi vengono le lacrime agli occhi nel pensare al dolore di quelle madri.
Perchè anche io sono una madre...
E non vorrei associare questa madre così sfortunata a Medea, perchè siamo in antitesi.
Se Medea è colei che ha ucciso volontariamente i suoi figli per vendicarsi del marito fedifrago, Sophie ha tentato di salvarne uno e pur in un modo sbagliato, riprovevole, ma in un tempo in cui l'errore si mescolava tragicamente in ogni organo del tessuto sociale, come un'acqua sporca, tossica che avvelenava ogni particella della comunità sociale
Considero l'olocausto uno dei periodi più bui della storia, che ha messo l'uomo che si è macchiato di questi crimini orrendi al pari delle bestie feroci, per la sua forza bruta, e per la totale assenza di compassione nei confronti degli ebrei, uomini tuttavia, nonostante la razza...
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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Ma andando secondo la pazzia dei nazisti io dico: erano uomini, donne e bambini...nonostante la loro razza, avete ucciso degli uomini, come voi...possibile che non vi vergognate?
Questo era il senso della mia affermazione, poi se tu vuoi dire che sono contorta nell'esprimermi, ti devo dare ragione...lo sono...
Purtroppo sono così...che vuoi fare..
Ciao, caro amico, buona giornata e grazie dell'attenzione..
Gin.
Sono una persona sensibile, ma anche stravagante, per cui il modo di esprimersi non è quello convenzionale...scusatemi se potete..
Ciao, Cristina.
Nulla di male: resta che le cose, male o bene che sian dette, possono essere comunque chiarite... Che bella cosa le postille :)
Un abbraccio..
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Confesso di non aver capito il significato, nel corpo della stessa, dell'ultimo inciso ("uomini tuttavia, nonostante la razza").