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un ventaglio è per sempre
Una vedova ottuagenaria seduta in silenzio –“ come impongono le tradizioni” – senza più interessi per quanto le accade intorno, decide finalmente di rivelare ciò che fino a quel momento non aveva potuto dire…
Giglio Bianco comincia così a raccontare la sua lunga vita, determinata da quel pressante desiderio d’amore (“l’anelito ingiustificato”, lo chiama lei) che l’ha resa obbediente per compiacere, ,determinata per necessità, finanche invidiosa e spietata.
Ma nel rimpianto della vecchiaia, ella non può che dir la verità sulla “sua” Fiore di Neve e sull’amicizia profonda, tenera, strettissima che le ha legate per tanti anni.
Strumento e simbolo di quel rapporto è il ventaglio che Giglio Bianco ancora conserva e che porta impressi i segni preziosi della nu shu, la scrittura segreta inventata dalle donne di quella sperduta regione del sud e ad esse esclusivamente riservata, per mandarsi disegni beneauguranti e messaggio d’affetto.
Con questo bellissimo romanzo, Lisa See ci racconta la Cina del XIX secolo, che all’universo femminile di mogli e di figlie assegnava un microcosmo fatto di ricamo, tessitura, cucina e famiglia del marito, vissuto quasi esclusivamente all’interno della “stanza delle donne”.
A questo isolamento pressoché totale, ventagli segreti e fazzoletti ricamati nei segni della nu shu davano finalmente voce.