Dettagli Recensione
C A P O L A V O R O!
Non è semplice recensire un libro della portata della Famiglia Karnowsky.... ci si prova a è un po' come cercare di mettere il mare in un secchiello!
La prima parola che mi è venuta in mente, al termine della lettura con ancora il fazzoletto denso di lacrime in mano è CAPOLAVORO! Spiegarne il motivo sarebbe ridurne la portata alle sensazioni personali... ma forse è quello che devo trasmettere e ci provo:
sono sempre stato interessato dalle storie di famiglie che si mescolano alla storia recente... la prima opera che mi viene in mente è quella che sta portando avanti Ken Follet con la sua Millennium! Ma qui la Storia è un personaggio quasi secondario.... le vicende della famiglia Karnoswky hanno una potenza a sé stante e, in alcuni passaggi, sembra coprire la Storia facendola quasi scomparire dallo sfondo.
La razza, la voglia di emergere, il patriarcato, il ruolo della donna, la medicina, il nuovo mondo.... ma tra tutti questi temi si erge ad attore principale il rapporto padre- figlio dolorosa lotta che lascia ferite che si tramandano di generazione in generazione... Questo evolversi delle generazioni, questo voler quasi slegarsi dal passato, rimane incatenato ad una religione, come quella ebraica che, nelle radici profonde ha uno dei valori fondanti!
Come fondere le radici con questa voglia di volare? Come essere fedeli al Padre ma volerlo superare?
Alla fine del libro tutto torna... come un cerchio che si chiude sembra tornare tutto a posto! ma nel chiudersi ti lascia in testa una domanda... una domanda che non ha né tempo né storia, o meglio è fondo a tutti i tempi e tutti le storie...la vorreste sapere vero? No no... leggetevi il libro e vedrete che troverete molte risposte ma, se vi sforzate, troverete anche quelle domande che magari da tanto tempo portate dentro....
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Commenti
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Bello il tuo commento.
A me il libro e' piaciuto, ma non tanto quanto a te: ho trovato la scrittura un po' troppo 'densa' . Comunque si tratta di un libro ad un buon livello, sicuramente.
Forse il fatto che ho perso mio padre da poco mi fa sentire molto vicino questo libro! Se si somma al fatto che sono uno che si emoziona facilmente e ha uno slancio verso l'alto.. allora si capisce il mio entusiasmo!
Comunque il mio giudizio era vincolato anche dal modo in cui Singer riesce a descrivere un tempo preciso facendolo passare per un tempo indefinito.... forse come la storia del popolo ebraico che, pur snodandosi nei millenni, rimane ciclica nelle sue persecuzioni!
Grazie comunque!
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mi hai convinto, lo leggerò :-)