Dettagli Recensione
Saltare o non saltare: questo è il problema
Ne hanno tratto anche un film, la cui programmazione nelle sale cinematografiche è stata piuttosto breve. Ma il libro di Hornby, di cui abbiamo conosciuto la grazia a l’ironia in tanti precedenti lavori (About a boy, per citare quello probabilmente più famoso), merita di essere letto.
L’ultima notte dell’anno quattro sconosciuti si incontrano per caso sulla terrazza della “casa dei suicidi” con l’intenzione, appunto, di buttarsi giù. Decidono di stringere una specie di patto ...
Non è affatto un libro cupo, ma dotato di garbo e di un certo umorismo inglese.
Il linguaggio è scorrevole e, cosa che mi ha favorevolmente colpita, adattato su ogni singolo personaggio: così Martin, l’uomo-tv, è snob e contraddittorio; Jess ragazzina ribelle utilizza espressioni volgari; di maureen si intuisce la povertà persino da come parla e il musicista JJ cita frasi dalle canzoni preferite.
La soluzione che i quattro adottano, e il finale del libro, possono apparire banali o scontati: non è così, a mio avviso, perché nelle vicende della vita ci muoviamo tutti un po’ a tentoni.
Quello che conta è aver qualcuno vicino...