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Da un amore misterioso al mistero di un amore
"Le scimmie parleranno anche (...) ma lettere d'amore non ne scrivono. Nemmeno la nota della spesa, scrivono. Come sono umane le lettere d'amore, come nobilitano. Solo noi scriviamo lettere".
Tutto inizia con l'arrivo, per posta, di una misteriosa lettera d'amore. Anonima. O, meglio, a firma di uno sconosciuto "Montone" che si rivolge alla sua "cara Capra", due pseudonimi già rivelatori della nota d' ironia che accompagna, come una musica di sottofondo, tutto lo sviluppo del romanzo. Poi, come se le parole della lettera si staccassero un po' alla volta dalla carta prendendo corpo nella vita reale, giunge, improvvisa e travolgente, la storia d'amore tra Helen, la libraia destinataria della lettera, e Johnny, uno dei suoi giovani aiutanti. Così, dopo le prime perplessità legate ai vent'anni di differenza tra i due, la loro storia si fa sempre più intensa e appassionata, tra incontri semi-clandestini ed altri espedienti che faranno rivivere ad Helen, divorziata e con una figlia, il ricordo dei suoi primi amori ai tempi del liceo. Ma, più forte di ogni distanza e della paura di essere scoperti - con l'inevitabile, duro giudizio che ne seguirebbe da parte di amici e familiari -, il legame che oramai unisce le vite dei due innamorati sembra destinato a perdurare anche quando, finita l'estate, Johnny torna al College ed alla sua vita di sempre, lontano mille miglia da Helen e dalla ridente cittadina di Pequot. Insomma, una storia d'amore e fedeltà che, al di là di schemi e convenzioni sociali, finisce per riannodarsi, nell'imprevedibile conclusione del romanzo, a quella di "Capra" e "Montone", cantando alla sovranità d'Amore e, insieme, alla libertà dell'uomo.