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eros e thanatos
Prepotentemente al di sopra dell'immaginazione in quanto a crudezza (un aborto riportato sin troppo dettagliatamente), il racconto ci proietta in un mondo di omosessualità irreale, tra personaggi che, velatamente, rimandano a divinità e mitologia greche, avvinghiati ad amori improbabili fortemente passionali e romantici: tutto avviene, si compie, si consuma per amore. Amore divino, etereo che inquieta, disturba e, a volte, impaurisce (quando, per esempio, si alimenta di masochismo). Un libro, in bilico tra eros e Thanatos, che fa riflettere, attraverso la passione dell'amore, sul significato dell'esistenza in funzione della vera passione che scavalca la morte. I protagonisti muoiono tutti ma, come divinità, si immolano per fare luce sulle passioni degli uomini (il poema di Eustace). Daniel e Amos (la bellezza dell'innocenza) incarnano l'amore impossibile: che angoscia e ci fa paura. La passione e la morte finiscono per coincidere.
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