Dettagli Recensione
Rory, Tavish, Michelle, Anna, Pongo
I presupposti ci sono tutti: due amiche, sogni, voglia di chiudere col passato, amore ed un eclettico cucciolo di 11 anni.
Michelle si trasferisce da Londra in una piccola realtà di provincia con l'unico obiettivo di lasciarsi alle spalle un matrimonio burrascoso ed opprimente ed un marito abile nel manovrare e plagiare le persone. Dopo aver lavorato anni nella concessionaria del padre con la nomea di miglior venditrice, la giovane si mette subito all'opera per crearsi un nuovo lavoro, una nuova abitazione e soprattutto una nuova Michelle. Intelligente, abile, ma anche timorosa e vittima di ben 7 anni di soprusi silenziosi vuol riprendere in mano la sua vita ricominciando a vivere.
Sognatrice ed amante dei libri, Anna riesce ad entrare nel cuore di Shelley (soprannome di Michelle) con la sua dolcezza e l'aiuto di Pongo, il dalmata di Lily colpevole di averle fatte incontrare mangiando la torta della Londinese. Sposata con Phill la sua quieta vita familiare e tutti i suoi sogni di diventare madre vengono piano piano infranti dall'arrivo delle tre figlie dell'uomo avute dal precedente matrimonio (binomio a cui si associano le opinabili reazioni del marito). Sarah, la prima moglie, si è trasferita in America per impegni lavorativi ed ha lasciato al padre Becca, Chloe e Lily. Anna giorno dopo giorno cerca di far sentire a casa le ragazze, desidera solo instaurare un rapporto con loro, essere accettata non come madre ma come “Anna”.
Michelle è impenetrabile. Deve avere il controllo della situazione; deve proteggere quanto ha faticosamente costruito. Tavish piomba nella sua vita per caso ed ovviamente non è ben accetto, questo almeno in apparenza. La sua figura si presenta circa verso la metà del romanzo, non è forzata e non è scontata. Viste le sue dimensioni, spontaneo è definirlo “cucciolo” ma in realtà il piccolo ha già 11 anni e come tale ha tutti gli acciacchi e i problemi determinati dall'età avanzata.
Lei e Rory, l'avvocato che cura numerosi interessi degli abitanti del paese tra cui quelli relativi all'affitto della libreria, decidono di occuparsi del cagnolino, su proposta ovviamente del legale, con una sorta di “custodia congiunta”; l'uomo avrebbe tenuto il piccolo dal venerdì alla domenica e Michelle durante la settimana con l'ausilio e l'aiuto di Anna e tutte le sue dipendenti. Tavish è infatti il cane del libraio proprietario del fondo che raggiunta la vecchiaia viene ricoverato in una casa di accoglienza per anziani, il piccolo animale non desidera altro che trascorrere le sue giornate acciambellato nel negozio tra vecchi libri e coccole saltuarie.
Due narrazioni intersecate alla perfezione tra loro. Interessante lo sviluppo dei personaggi e nonostante il finale sia intuibile non scontato il come vi si arriva. Personalmente ho particolarmente apprezzato Rory, a mio giudizio il personaggio meglio costruito.
Unica pecca del romanzo è a mio parere l'ostentazione di romanzi per ragazzi. Anna è una libraia e prima di entrare nel negozio di Michelle ha lavorato anni in una biblioteca eppure consiglia esclusivamente romanzi come “Piccole donne”, “La fabbrica di cioccolato”, “Anna dai capelli rossi”, “la carica dei 101” e via dicendo. Fintanto che si deve relazionare con Lily o deve scegliere di rallegrare una persona malata, ricoverata o quel che si voglia ci può stare ma a mio parere questa scelta unilaterale dell'autrice rovina l'immagine che il lettore si crea della co-protagonista confinandola in un universo infantile ed irreale.
Ricevuto in dono “La libreria degli amori inattesi” è un libro che si fa leggere velocemente, ti trascina ed incuriosisce dall'inizio alla fine e ti regala giorni lieti e sereni. Visto il periodo potrebbe definirsi un “romanzo da spiaggia” o comunque congeniale durante l'anno come lettura non troppo impegnativa a livello di concetti ma sufficientemente appagante come storia.
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Commenti
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Le tue sono sacrosante parole, anch'io penso che non si finisca mai di formare la nostra personalità e dunque non condivido la scelta di limitare i "libri utili" a questo scopo esclusivamente a quelli per l'infanzia o prima adolescenza!! Tutti i libri formano la nostra personalità ed ogni romanzo si adatta all'età mentale della persona. La vedo dura che Anna giunta alla soglia dei 30 anni legga solo "La carica dei 191, Pippi calze lunghe etc". Nessuno dice che non li possa leggere ma qualsiasi persona piano piano ricorda nel cuore i libri che hanno contribuito alla sua formazione pur passando ad opere più mature.
Grazie di avermi letto e dedicato parte del tuo tempo :)
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