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Cos'è questo romanzo?
“Cos'è questo bambino?”, si chiede Harriet, la protagonista, pochi mesi dopo la nascita di Ben, il suo quinto figlio.
Allo stesso modo viene da chiedersi: “Cos'è questo romanzo?”.
L'intento è forse quello di raccontare una società che rifiuta ciò che oltrepassa il confine dell'umano, ma il messaggio non arriva, sia per certi passaggi inverosimili sia per lo scarso approfondimento psicologico del figlio “alieno”, che rimane un personaggio irrisolto.
“La gente di Ben aveva vissuto sottoterra, ne era certa, in caverne buie illuminate da torce”.
Ben è violento e anaffettivo, più umanoide che umano, con un aspetto di gnomo malefico.
E' un elemento destabilizzante che riesce a minare dalle fondamenta una famiglia solida e felice ancor prima di nascere: “Il nuovo feto la stava avvelenando, disse”.
La trama si sviluppa in modo abbastanza prevedibile, con uno stile discreto a servizio di un contenuto piatto e a tratti insulso, in cui gli elementi di sapore fantascientifico stridono col resto della narrazione.
Gli scrupoli della madre, che sacrifica il benessere degli altri quattro figli per tenersi in casa Ben, hanno poco a che vedere con l'amore materno e sembrano piuttosto dettati da una generica pietà, oltre che dal “cocente desiderio di saperne di più su di lui, su quell'essere che aveva messo al mondo portandolo in grembo otto mesi a costo di morirne”.
Da un certo punto in poi il libro scivola nella banalità senza approdare a nulla che sia degno di nota: non un guizzo emotivo, né un avvenimento lieto o tragico che smuova un po' le acque.
Né carne né pesce, insomma: chi si aspetta la profondità di un buon romanzo (stiamo parlando di una scrittrice premio Nobel) o quantomeno i brividi di un fanta-horror rischia di restare deluso.
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Commenti
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Devo dire che a me il libro e' piaciuto abbastanza. E' molto duro e doloroso, ma fa riflettere. Interessante l'approfondimento psicologico ed esistenziale del personaggio della madre. L'ho trovato coinvolgente. Non da' risposte ma pone molte domande, con uno stile scarno ed essenziale.
Qualche volta capita di non essere d'accordo sulla valutazione di un testo. Questo pero' rende anche stimolante la discussione.
Ma...
@Alessandro: grazie della fiducia ;-) @Cub: ho letto solo questo della Lessing, magari riproverò con un altro titolo.
Mi sa che lo dovrò rileggere!!!
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