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Tsukuru e il suo "colorato" peregrinare
Negli anni universitari, Tsukuru è un uomo con un unico desiderio: morire!
Non riesce a comprendere cosa abbia innescato il suo, non volontario, allontanamento dal gruppo dei più cari amici.
La particolarità di questo gruppo di tre maschi e due femmine è che ognuno di loro, nei propri nomi, contiene un colore. Tutti trane Tsukuru,, a causa di ciò denominato incolore.
La curiosità spinge il lettore a non interrompere il corso della propria analisi, sin dalle prime pagine.
Tsukuru racconta a Sara, amica e amante, la sua storia, arricchendo di particolari cosa lo univa a questo gruppo.
E' proprio questa donna a spingerlo alla ricerca della motivazione della rottura di questa intensa amicizia.
Un viaggio introspettivo, fatto dal protagonista, nell'intento di trovare una spiegazione a questo evento traumatico che fino alle pagine finali, dipinge un personaggio cupo, incapace di accettare i suoi limiti e le sue angosce. Importante particolare per comprendere la chiave di lettura del testo è la composizione di Listz denominata appunto "anni di pellegrinaggio", quelli che metaforicamente, sta compiendo Tsukuru, per raggiungere la verità della quale, per molti anni, è stato tenuto all'oscuro.
Solo all'approssimarsi dei suoi 40 anni, riesce a trovare delle risposte, incontrando uno per uno, gli amici di un tempo, e scoprendo così la causa dell'allontanamento.
Murakami Haruki riesce sempre a condurre il lettore, pagina per pagine, alla ricerca di un'identità condizionata dai fenomeni esterni, non priva perciò di dolore e di interrogativi, ma piena di tormenti e segreti che ognuno, porta da tempo immemore, dentro di sé.
Caratteristica evidente dell'autore è il finale del testo. Come in ogni suo libro, è il lettore ad interpretare una possibile risoluzione del conflitto iniziale.