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La malavita secondo Simenon
Ciò che ho sempre apprezzato in Simenon, e che continuo ad apprezzare tuttora specie dopo avere letto questo romanzo, è la sua grande versatilità letteraria, il suo talento nel dedicarsi a generi differenti, la semplicità nel mettere insieme le parole e quindi i periodi, costruendo trame assolutamente avvincenti. Si potrebbe dire che Simenon si trova a suo agio praticamente su tutto, riuscendo a spaziare dal giallo, con l'intramontabile commissario Maigret, al filone Western (Il ranch della giumenta perduta), passando dalla narrativa più "intimista" (Le campane di Bicetre) fino alle storie di mafia e spionaggio come nel qui presente I Fratelli Rico.
Senza dilungarmi sulla trama, chiunque fosse interessato può infatti leggere il riassunto proposto dalla redazione Q-libri, credo che l'aspetto più interessante sia la capacità di Simenon di giocare d'anticipo rispetto a quanto successivamente proposto dalla letteratura e poi dal cinema con la saga del "Padrino" e di tanti altri film che hanno trattato il tema delle lotte di potere e dei loschi affari della criminalità organizzata italo-americana. Siamo nel 1952, durante il soggiorno negli Stati Uniti di Simenon e lo scrittore belga decide di impostare un romanzo "on the road", con protagonista Eddie Rico, incaricato "dall'organizzazione" di trovare suo fratello Tony per convincerlo a non parlare, a non vuotare il sacco, perchè la prima regola è non tradire i compagni ed i pezzi grossi. Eddie è un uomo d'onore ma capisce di rappresentare un semplice ingranaggio manovrato da uomini più potenti di lui che controllano ogni suo movimento. Le pagine in cui Simenon lascia dialogare i vari personaggi con uno stle diretto ed asciutto sono tutte ben congegnate e descrivono abilmente i classici atteggiamenti intimidatori che usano i superiori ai vertici dell'organizzazione nei confronti dei cosìddetti pesci piccoli destinati ad obbedire, a portare rispetto, oppure a soccombere.
Allo stesso tempo risultano molto verosimili i momenti di incontro che coinvolgono i membri della famiglia: Eddie, i suoi fratelli, la loro madre.
In definitiva credo si tratti di un libri consigliato non solo a chi ama Simenon ma a tutti coloro che sono in cerca di storie ambientate nel mondo dei gangsters, del crimine ed in generale della malavita.