Dettagli Recensione
TUTTI NOI ESISTIAMO
La storia di un bambino di nome Max e del suo amico immaginario Budo animano il libro con un susseguirsi di forti emozioni. I due si conoscono sin dalle prime pagine, ed è facile empatizzare subito con loro. Matthew Dicks racconta la loro storia con uno stile che ricorda molto quello della scrittrice statunitense Lois Lowry. Come nella sua quadrilogia distopica vengono trattati tematiche serissime con una semplicità disarmante, in "l'amico immaginario" Budo ci racconta con la semplicità e gli occhi di un bambino l'importanza dell'amicizia e del coraggio. Budo non è propriamente immaginario, può interagire con il mondo attorno a sé fino a un certo punto, lo definirei più un angelo custode che un amico legato interamente al mondo della fantasia. Le caratteristiche di Budo e degli altri abitanti del mondo immaginario (se ne incontrerà persino uno capace di interagire col mondo fisico) donano al libro delle tinte fantasy, seppur l'elemento narrativo portante della storia sarà la crescita interiore di Budo e Max. Budo ci insegnerà cosa significherà la morte e la paura per essa nella ricerca del suo amico rapito, e di come dobbiamo valorizzare la nostra esistenza seppur molto breve. Un libro da leggere per rivivere la nostra infanzia in tutte le sue sfumature, dalla gioia e alla spensieratezza fino alla paura del mondo e di crescere.
"E il fatto di non esistere? Il mondo intero andrà avanti senza di te, come se tu non ci fossi mai stato. E poi un giorno anche tutti quelli che ti conoscono saranno morti, e sarà come se tu non fossi mai esistito. Mai e poi mai. Questo non ti fa sentire triste?"
"Se salvo Max, no. Se salvo Max, esisterò per sempre."