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AMAREZZA UMANA
Stati Uniti, California, periodo della Grande Depressione: è lo scenario dove si dà grande rilievo all'intrinseca bellezza ed al fascino di due braccianti stagionali, George e Lennie. Collocati in una azienda agricola dove proprietari e coloni rimangono indistinti, dove pervade un senso di solitudine, il lavoro procede con tenacia e fatica da questi manovali terrieri che a stento dominano le loro forze. E' il caso di Lennie, un grosso omone ritardato mentalmente che non sa contenere le proprie capacità: a fatica il suo amico cerca di controllarlo nei suoi scatti inavvertiti di furia omicida, anche se di piccoli animaletti. I due hanno un sogno - ma chi non li possiede - quello di racimolare un po' di denaro per acquistare una porzione di terreno e costruire una casa tutta per loro. Si vive con patimento e piccoli atti banali si trasformano in dolore e sofferenza: Lennie, ancora una volta, non contolla la sua forza e spezza il collo alla moglie del proprietario del ranch; da questo episodio scaturisce una caccia all'uomo con la prevedibile tragedia. A questo punto George è incapace di proteggere l'amico ed una profonda solitudine incombe in tutti i personaggi: cadono tabù e incertezze in un finale, molto bello e riuscito, dove amore, libertà e semplicità s'intrecciano in un'unione che solo Steinbeck sa fondere in un avvolgente e dissacrante drammatico finale.