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Il processo
 
Il processo 2014-06-30 22:56:40 Mancini
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mancini Opinione inserita da Mancini    01 Luglio, 2014
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Il non processo

Il Processo narra una vicenda che vede protagonista un funzionario bancario di nome Josef K. il quale nel giorno del suo 30º compleanno riceve la visita di due sconosciuti che lo dichiarano in arresto.
Di qui parte la discesa verso meandri sconosciuti della mente e della giustizia umana attraverso i quali è facile perdere sia l'orientamento che la fiducia stessa verso una risoluzione positiva la quale non verrà mai.
Ed è lì dove ci si aspetta che una normale e più volte sentita storia di giustizia o ingiustizia prenda il suo svolgimento che il lettore rimane interdetto nello scoprire che la narrazione segue un filo al limite del logico, colorandosi di tratti puramente tipici dello stile kafkiano.
E si passa quindi attraverso un "non tribunale" formato da un "non giudice" accompagnato da un "non pubblico"; il tutto sovrastato da un insolita e ancor più terribile mancanza: l'accusa.
Eh si, perché nessuno in questa storia si preoccupa di capire di cosa il povero Josef K. sia stato accusato, nemmeno lui stesso per il quale la voglia di auto difendersi è di gran lunga superiore a quella di conoscere il motivo per il quale lo si fa'.
A poco servirà la comparsa di alcuni personaggi che cercheranno di dare un aiuto al protagonista che ormai è spacciato e non ha alcuna possibilità di riscatto.
Il Processo è un romanzo che porta in sé i tratti tipici di un racconto onirico con un misto di desiderio di soluzione da una parte e accostamento illogico di elementi e personaggi dall'altra.
Ed è forse questo accostamento al sogno che lo rende in sostanza unico e a tratti divertente alleggerendo un po' quell'aria soffocante che emerge dalla descrizione dei luoghi e degli stati d'animo.

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Commenti

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Complimenti per aver scelto questa lettura.
Ogni tanto 'immergersi' nei grandi scrittore non può che essere salutare per le nostre riflessioni e per il mantenimento del senso estetico.
In risposta ad un precedente commento
Mancini
01 Luglio, 2014
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Grazie Emilio,
in effetti si tratta di un periodo in cui ho bisogno di Classici, i quali hanno un forte potere terapeutico!
Se l'aggettivo 'kafkiano' ha un senso, in questo libro raggiunge di sicuro il suo vertice... ancor più che nelle "Metamorfosi", che pure sembra essere, nel suo sottotraccia, la vetta assoluta dello scrittore cecoslovacco.
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