Dettagli Recensione
La gente non ha voglia di impegnarsi
Will Traynor , giovane uomo innamorato della vita e degli sport estremi ed ex dirigente aziendale si trova a dover affrontare la più dura e triste delle avventure.. trovarsi inchiodato ad una sedia a rotelle. Will ha trentacinque anni quando viene coinvolto in un tragico incidente stradale e si trova, suo malgrado, ad essere vittima della tetraplegia. L’uomo non accetta la vita che gli è stata imposta, e sa bene come fare per porne fine.. Louisa Clark, invece, giovane donna chiacchierona e vivace ha poche certezze e poche ambizioni, lavora in un locale senza troppe pretese e quando si trova senza impiego non riesce a trovare qualcosa di altrettanto adatto a lei. Fidanzata con Patrick da sette anni sa, nel profondo del suo cuore, di volere qualcosa di più entusiasmante della vita di provincia insieme ad un maratoneta incredibilmente egoista. I due impareranno a conoscersi, a far incontrare i loro due universi ad una tappa comune, in cui Will, che ha conosciuto fama e successo non riesce ad adattarsi ed invece Lou, che potrebbe avere molto di più, si adatta senza troppi problemi a questa vita che non riesce a darle più di quanto è necessario per vivere senza pretese.
Arrivata in biblioteca mi sono buttata subito alla ricerca di un libro di Moyes. Dopo aver letto, ed essermi innamorata del libro “La ragazza che hai lasciato” volevo leggere assolutamente qualcos’altro di questa scrittrice, per valutare se il mio era stato solo un colpo di fortuna, o se effettivamente poteva entrare nella classifica dei miei autori preferiti. Bene, questo libro non ha del tutto soddisfatto le mie aspettative. Mi ha presa dalle prime pagine, questo è innegabile.. la copertina mi era piaciuta subito, perché era molto simile a quella del libro che avevo già letto, e credevo in cuor mio che questo potesse essere di buon auspicio. Il libro è scritto bene. Errori inesistenti e discorsi fluidi, scorrevole e mai noioso. Però è triste..molto, troppo triste! Non è triste da far scendere le lacrime per il racconto di qualche avvenimento particolarmente devastante. È triste la trama in se.. il carattere del personaggio.. non c’è una scena che mi abbia fatta per lo meno sorridere. Mi ha lasciato l’amaro in bocca e mi ha fatta riflettere. È un libro che io, personalmente, se avessi saputo a cos’andavo incontro non avrei preso in considerazione.. è il genere di storia alla Nicholas Sparks, che da quando sono diventata mamma trovo troppo “smielata” e tragica per miei gusti personali. A sedici anni, quando mi trovai per la prima volta di fronte a “I passi dell’amore” di Sparks, me ne innamorai follemente. Trovavo questo genere di storie d’amore una prospettiva allettante per il futuro..mi trovavo a pensare: “Magari potessi vivere io una storia d’amore del genere!”, non rendendomi conto che la storia d’amore in questione era il finale indotto da una serie di pesanti tragedie, che farebbero rabbrividire chiunque. Ora, da donna adulta e particolarmente scettica, posso dire che a me, le storie così non fanno più sognare. Una cosa che mi ha lasciata interdetta è stata anche la faccenda “economica” della storia.. mi ha un po’ rattristata l’idea che solo un tetraplegico ricco come lui, abbia potuto permettersi un viaggio, delle avventure “su misura” ed è stata anche questa parte a non farmelo andare giù.. il rendermi conto che effettivamente queste possibilità non sia aperta a tutti, e ci sia una sostanziale differenza economica che condiziona una persona, anche se disabile. Ho sentito numerosi pareri positivi riguardanti questo romanzo, mi sono sentita anche un po’ insensibile davanti alle facce stupite delle mie amiche quando ho detto che non mi è piaciuto.. ma il mondo è bello perché è vario. O no? Consiglio di leggerlo a chi si lamenta delle piccole cose, a chi non capisce che solo volendolo, solo impegnandosi, potrebbe avere il mondo in pugno.. e invece se ne sta rinchiuso nel suo guscio invisibile, lamentandosi di ciò che potrebbe fare, non capendo che in realtà potrebbe avere qualsiasi cosa, con un po’ più di impegno. Forse è stato anche questo a non farmelo andare giù.. forse mi ha sbattuto un po’ troppo in faccia la verità. Ci lamentiamo di cose che potremmo avere a portata di mano ogni giorno se solo lo volessimo davvero.. "la gente non ha voglia di impegnarsi" parola di William Traynor