Dettagli Recensione
Complimenti Harry
Nel leggere il risvolto di copertina non si può non pensare a “Chiamalo sonno” capolavoro assoluto di Hanry Roth che lo scrisse nel 1934 e che non può mancare nelle librerie, non solo degli appassionati del genere, ma neanche in quelle di chi ama la buona scrittura. La foto invece fa venire in mente un altro ottimo e avvincente romanzo: “Le ceneri di Angela” di Frank McCourt. Ma sono qui per parlarvi dell’opera prima di Hanry Bernstein che, a dir la verità, non mi ha entusiasmato più di quel tanto. Certo è carino, a volte si ride e si rimane coinvolti nelle vicende, nelle beghe, nei pettegolezzi degli abitanti di questa strada di un povero quartiere di questa città industriale inglese. L’ostilità, che non sfocia quasi mai in violenza, tra le due comunità è palese ma quello che più risalta e che nei veri momenti di difficoltà gli abitanti si trovano uniti e compatti. Non traspare, per fortuna, una chiara connotazione di odio razziale nei confronti della comunità ebraica da parte di quella cristiana e viceversa. Non necessariamente bisogna appartenere a due diverse comunità perché si possano creare incomprensioni, disaccordi, litigi, dispetti, ripicche e quant’altro tra persone e famiglie che abitano in una stessa strada. Forse è nella natura dell’uomo cercare ad ogni costo lo scontro: ma questo è un altro discorso. Forse, anche se so che non bisognerebbe farlo, condizionato dai due romanzi di cui vi ho accennato all’inizio, assegno un voto medio che aumento di una tacca in considerazione della “giovanissima” età dell’autore. Complimenti Harry!
Indicazioni utili
Le ceneri di Angela