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Che follia!
Sono al mio primo Morton, sinceramente l’avevo un po’ snobbata.
Non male ma nulla d’eccezionale, ad un certo punto anche noioso, ma nell’insieme l’ho trovato piacevole.
La storia si incentra intorno a Milderhust Castle, nel Kent, dove vivono tre sorelle, ormai anziane, di dubbia sanità mentale.
Il vero protagonista è il romanzo ‘’ La vera storia dell’uomo del fango’’, scritto da Raymond Blynthe, padre delle tre sorelle.
Nel periodo dello sfollamento dei bimbi londinesi, nella seconda guerra mondiale,Meredith viene ospitata
al castello suddetto ; fra lei e Juniper , la più giovane delle sorelle, si crea un forte legame.
Le sorelle più anziane sono gemelle, e forse proprio questo legame embrionale diventa il fulcro del racconto.
Edih , giovane editorialista, figlia di Meredith, viene a conoscenza per vie traverse di questi trascorsi materni, la cosa la insospettisce, così si trova coinvolta in ricerche sul castello e sulle sorelle.
Il rapporto fra Meredith e la figlia, inizialmente freddo, va’ via via migliorando, le ricerche su fatti avvenuti al castello diventano motivo d’unione e d’approfondimento sul loro rapporto .
Diciamo che ho avuto la presunzione di prevedere sviluppi e finale.
Mi sono sbagliata, alla grande!
Colpi di scena e cambi di previsione sono all’ordine del giorno in questo romanzo.
Penso che se l’autrice fosse stata maggiormente sintetica,( la sintesi non è romanzesca) credo che la storia sarebbe stata più piacevole, senza nulla togliere alla trama.
Insomma direi che nel complesso si legge bene anche se non è proprio il mio genere.
La mia opinione è che la vita isolata, seppur in una reggia dorata, fa uscire di senno, soprattutto se si ha un padre completamente fuori di testa!
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ciao paola
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