Dettagli Recensione
Suoni contrastanti
L'arpa di Davita è un romanzo complesso, carico di messaggi, specchio in cui si riflettono avvenimenti storici del primo novecento europeo, intriso di ideologia religiosa e politica.
Ma L'arpa di Davita è anche una splendida storia di vita; è la storia di una bambina intelligente e curiosa cresciuta senza giochi e spensieratezza in un ambiente di adulti, in cui si parla di comunismo, stalinismo, fascismo.
Ilana Davita è la protagonista indiscussa del romanzo, di cui l'autore utilizza la sapienza, la fantasia, la fame di conoscenza per il mondo che la circonda per narrare uno spaccato storico importante e per trattare tematiche nodose come le tradizioni religiose, in particolare quella ebraica.
Il tessuto del romanzo è costituito da una trama fittissima di usi e costumi legati all'ebraismo e da una trama altrettanto corposa come quella del credo politico, inteso come forma di pensiero predominante e condizione di vita per raggiungere la libertà.
E' interessante il percorso narrativo di Potok, al termine del quale le iniziali convinzioni quasi ossessive di taluni personaggi vengono a scemare, a placarsi come onde infrante sugli scogli che scaricate della forza impetuosa divengono innocua schiuma.
L'autore mette in luce lotte e guerre combattute in nome di un ideale, che spazzano il mondo con i lori venti di morte e distruzione; uomini e donne guerrieri pronti a sacrificare la vita per l'idea che li sostiene, anteponendo il bene del futuro e del mondo a loro stessi ed ai loro affetti.
Le pagine di Potok riportano il clima di tensioni e terrore intorno all'anno 1937, quando in Europa ribollono venti di oppressione e di guerra; la guerra civile in Spagna culminante nella strage di Guernica e la pericolosa ascesa di Hitler in Germania.
L'intento di Potok è quello di cogliere i riflessi in terra americana degli eventi europei, senza tralasciare un tassello per lui importante, quello religioso.
Il fattore religioso è onnipresente, è linfa vitale lungo tutto il racconto, è modus vivendi, è vivere sociale, è costume, è famiglia, è istruzione, è cultura.
Ritornando a Davita e alla sua inseparabile arpa eolia, è un personaggio destinato a scalfire la memoria del lettore; Potok riesce a fare di lei trade d'union di tutti i temi trattati nel romanzo.
Davita cresce e combatte lei stessa per portare avanti le proprie scelte in un mondo ancora al maschile e poco propenso a concedere spazi alle donne.
Davita come emblema della facoltà di libera scelta in tema religioso, Davita come frutto prezioso di un albero spezzato.
Un romanzo intenso che per quanto stilisticamente si lasci affrontare con scioltezza, lo stesso non può dirsi per il contenuto. Contenuto che saprà ricompensare i lettori che avranno la voglia di ascoltare le parole della piccola Davita.
Indicazioni utili
Commenti
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ordina
|
Ottimo commento, io per il momento passo perche' mi sembra un po' troppo impegnativo, devo risparmiare le mie energie per i saggi su Yukio...
Io ho scoperto Potok alcuni anni fa : è stata una sorpresa straordinaria; i suoi romanzi coinvolgono e fanno riflettere ; l'unico accorgimento da avere, per apprezzare compiutamente i suoi testi, è leggere in sequenza alcuni libri, perché l'uno è la continuazione dell'altro .La vicenda di "Danny l'eletto" prosegue nel libro "La scelta di Rewen" ; la storia narrata in "Il mio nome è Asher Lev " continua in "Il dono di Asher Lev " .
@emilio: è merito della tua segnalazione Emilio. Sinceramente non conoscevo Potok, grazie per le info sulla corretta sequenza da seguire...
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |